
Sali da bagno, cicche, marmellata, pecorino e leccalecca alla canapa. I prodotti a base di cannabis sono sempre più in voga anche in Ticino. Una moda in chiaroscuro. Sul mercato infatti, rende noto il Laboratorio cantonale, sempre più spesso si trovano prodotti fuorilegge.
"Una campagna svolta a inizio estate su diversi prodotti, derrate alimentari e cosmetici ha mostrato che la maggior parte era non conforme" spiega il direttore del Laboratorio cantonale Marco Jermini ai microfoni di TeleTicino. "Ci sono degli oli alimentari che sono risultati avere un tenore di THC superiore a quello consentito dalla legge e altri prodotti con delle allusioni terapeutiche o nutrizionali che non sono permesse".
Complessivamente la metà dei prodotti analizzati non rispettava i requisiti di legge. Uno addirittura aveva un tenore di THC ben 2000 volte superiore al limite. C’è da dire che la legislazione sui derivati della canapa light è cambiata recentemente e forse qualche venditore distratto non se n’è accorto.
"Nella legge viene precisato che solo determinate parti della pianta di canapa possono essere utilizzate come derrate alimentari" specifica Jermini. "Tutto il resto deve andare a finire nel processo di autorizzazione come nuova derrata alimentare e partendo da questa precisazione molti sono in difficoltà e non conformi".
Solamente i semi, l’olio di semi, la farina di semi, i semi di canapa sgrassati e il tè possono essere venduti senza autorizzazioni rispettando i tenori massimi di THC. In commercio però è esplosa la produzione di derivati che invece del THC utilizzano la via del CBO, il cannabidiolo, che non è soggetto alla legge sugli stupefacenti ma non ha ancora ottenuto nessuna autorizzazione come derrata alimentare. Eppure anche in Ticino viene venduto.
"Sul mercato si trovano tantissimi oli, di qualsiasi tipo - di seme di canapa o olio d'oliva, o di qualsiasi altra origine - contenente in più un estratto di canapa" precisa Karin Montalbetti, collaboratrice scientifica del Laboratorio cantonale. "Questi estratti in generale sono fatti dalle parti alte della pianta perché viene volentieri anche vantato il contenuto di CBT e di altri canabinoidi, cosa che la momento è vietata".
Tra i prodotti contenenti canapa sotto la lente del Laboratorio cantonale troviamo anche le sigarette elettroniche. "È un oggetto d'uso che entra in contatto con la pelle e le mucose. Come tale non può rilasciare sostanze con alcun effetto. Nell'ambito dell'autocontrollo chi mette in commercio una sigaretta elettronica deve quindi dimostrarci che quello che ci ha messo dentro non ha nessun effetto".
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