Ticino
Due tredicenni prese a sberle da un prete
Redazione
17 anni fa
Grampa: 'Le ragazze hanno provocato il prete bestemmiando di fronte a lui'. Tunesi, padre di una delle due: 'Non l'hanno neppure visto'

Due ragazzine di 13 anni sono state prese a sberle, a ombrellate e una di loro anche per il collo da un insegnante di religione. I fatti sono capitati venerdì scorso verso le 16.30 sul piazzale del Liceo 1 di Lugano, quando le due ragazze di scuola media che stavano parlando tra di loro avrebbero pronunciato un "porco zio". L'insegnante di religione del Liceo Don Camilotto, parroco del Sacro Cuore, era dietro a loro e avrebbe sentito l'epiteto con una differenza di consonante. Non ci ha più visto: la ragazzina che ha pronunciato la parolaccia è stata presa per il collo, l'altra invece a sberle. Ma non solo, le due studentesse sono anche state prese ad ombrellate. A fermare il parroco, un ragazzo che come tanti altri ha assistito alla scena. A darcene notizia è Mario Tunesi il padre della ragazzina presa per il collo dal prete: "Presenteremo denuncia penale per vie di fatto e lesioni". "Siamo stati immediatamente contattati dalla scuola - prosegue il genitore -. L'amica di mia figlia ha detto di voler addirittura cambiare scuola talmente è stata spaventata dal parroco". Il docente di religione è stato sentito dalla direzione della scuola "che non può però prendere provvedimenti seri, perché il docente è stato assegnato dalla curia e non dalla scuola". Don Camilotto pare abbia agito in quel modo, ci dice il padre, perché si è sentito offeso dall'ingiuria rivolta verso Dio e ha perso il controllo. "Anche se mi figlia avesse pronunciato realmente la bestemmia, non è giustificabile la reazione del prete. Il docente avrebbe dovuto portare le due studentesse in direzione e "denunciare" quanto avrebbero detto". Dal discorso del padre veniamo anche a sapere che non è la prima volta che Don Camilotto reagirebbe in modo violento nei confronti degli studenti. "Sappiamo con certezza che un'altra ragazza ha ricevuto uin pugno su una coscia da Don Camillotto. E il livido era ben evidente. La studentessa però non ha voluto sporgere denuncia per paura. Dopo il fatto di venerdì mia figlia ha chiamato questa ragazza chiedendole se ora volesse sporgere denuncia, ma la ragazza ha ancora troppa paura". "Ero a conoscenza del fatto", ci dice il vescovo Pier Giacomo Grampa. "Sono stato informato direttamente dal docente, che è dispiaciuto di quanto accaduto. Si è detto infatti dispiaciuto dello scatto di nervi e d'impazienza". La scuola non ha preso contatti con don Grampa, che però ci dice abbia creato una commissione interna per "appurare l’esatto svolgimento dei fatti e per capire la situazione". Secondo la versione in mano al vescovo di Lugano, "le due ragazzine hanno provocato il docente, perché bestemmiare di fronte a un religioso è una provocazione". Versioni contrastanti, quindi quelle presentate dalle due parti in causa. "Ma sarà la procedura d'inchiesta a stabilire come si sono svolti i fatti - ci dice il vescovo -. Non sono io a dover prendere provvedimenti, dev'essere la scuola o al massimo l'istituzione scolastica e il vescovo assieme". Giampaolo Cereghetti, direttore del Liceo 1 di Lugano ci comunica che "è competenza dei direttori (ndr.: della scuola media e del liceo) segnalare l’accaduto nella forma di un rapporto circostritto alla Divisione scuola. Poi il sarà il DECS che deciderà sulla procedura da seguire". Siccome il Cantone propone le lezioni di religione, ma i docenti sono scelti dalla Curia, "saranno le autorità politica e religiosa a prendere i provvedimenti necessari", termina Cereghetti. Abbiamo inoltre cercato di raggiungere il docente di istruzione religiosa, ma è assente fino a questa sera. [email protected] Nel pomeriggio abbiamo raccolto la testimonianza delle due ragazze che potete guardare nel video allegato.

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