Due giovani ticinesi, Francesco di Bellinzona e Gerlando di Monteggio, sono tra le 27 nuove reclute della Guardia Svizzera Pontificia che sabato 4 ottobre presteranno giuramento nel Cortile di San Damaso del Palazzo Apostolico in Vaticano. La cerimonia si sarebbe dovuta tenere il 6 maggio, ma è stata rinviata a causa della morte di papa Francesco e del successivo Conclave che ha portato all’elezione di papa Leone XIV. Al portale catt.ch hanno raccontato cosa gli ha spinti a intraprendere questo percorso, avviato dopo il servizio militare e aver avuto contatto con ex guardie: "Giurare significa comprendere fino in fondo lo spirito di sacrificio che regge il nostro Corpo", spiega Francesco, mentre Gerlando sottolinea l’orgoglio di servire in un’esperienza unica al mondo.

A Roma, i due ticinesi vivono nel “quartiere svizzero” insieme ai compagni provenienti da tutta la Confederazione, dividendosi tra il servizio in Vaticano, la preparazione al Giubileo e la scoperta della città eterna. Entrambi hanno vissuto in prima linea i giorni intensi seguiti alla scomparsa di papa Francesco e al Conclave, servendo anche durante la veglia funebre e l’attesa della fumata bianca. Ora guardano con emozione al giuramento, che sarà trasmesso in diretta streaming su guardiasvizzera.ch e a cui parteciperanno anche il vescovo di Coira Joseph Bonnemain, in rappresentanza della Conferenza episcopale svizzera, e una delegazione ufficiale del Canton Uri.