Ticino
Due progetti per il Cittadella di Lugano
Due progetti per il Cittadella di Lugano
Due progetti per il Cittadella di Lugano
Redazione
7 anni fa
Il Governo ha respinto il ricorso della STAN contro il primo progetto. Intanto l'Associazione ne ha elaborato un altro

Nuovo colpo di scena nella complicata vicenda dell'ex cinema teatro Cittadella a Lugano. Il Consiglio di Stato ha infatti respinto il ricorso presentato dalla Società ticinese per l'arte e la natura (STAN) contro il primo progetto - quello firmato da Mario Botta - per il centro residenziale per anziani che sorgerà al posto dell'edificio attuale. Lo riferisce oggi il Corriere del Ticino.

L'Associazione Cittadella, ricordiamo, dopo la chiusura del cinema aveva inizialmente presentato un progetto per una palazzina di sette piani, disegnata dal noto architetto ticinese. Domanda di costruzione alla quale si era opposta la STAN, ritenendo che la facciata del nuovo stabile non si integrasse con quella della vicina basilica del Sacro Cuore. La vertenza era poi proseguita per quasi due anni arrivando fino al Tribunale cantonale amministrativo, che aveva però, a sua volta, rimandato l'incarto al Consiglio di Stato per una decisione sul merito.

Negli scorsi mesi l'Associazione Cittadella si era quindi mossa per trovare un'alternativa. Recentemente ha proposto un nuovo progetto, questa volta firmato dallo studio di architettura degli investitori che finanziano l'opera, che cercava di tenere maggiormente in conto le critiche mosse dalla STAN. La domanda di costruzione è in pubblicazione proprio in questi giorni all'albo comunale e per il momento non sono giunte opposizioni.

Ora, però, le carte in tavola sono nuovamente state cambiate ed entrambi i progetti sembrano realizzabili. Quale delle due sceglierà l'associazione? "In teoria, la STAN ha ancora la possibilità di ricorrere nuovamente al Tram per il primo progetto e possono ancora giungere opposizioni al secondo" ha spiegato il presidente Oscar Bizzozero al Corriere del Ticino. "Dovremo valutare in comitato come proseguire, ma daremo sicuramente la precedenza al primo realizzabile. D'altra parte, a parità di condizioni, cioè se entrambi fossero edificabili, non nego che la proposta firmata da Botta avrebbe un valore architettonico senza dubbio maggiore".

Un'opzione - il ritorno alla prima soluzione - che potrebbe avverarsi: la STAN non sembra intenzionata a proseguire nella vertenza. 

Maggiori dettagli sull'edizione odierna del Corriere del Ticino

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