
Il rinnovo dell'Ufficio presidenziale e l'incontro con i vertici della Divisione della giustizia, del Consiglio della magistratura e del Tribunale d’appello. È stato questo l'ordine del giorno della seduta odierna della Commissione giustizia e diritti del Gran Consiglio. L'obiettivo, per quanto riguarda il secondo aspetto, era di fare il punto sulla situazione sullo stato di salute della giustizia ticinese, dopo i mesi turbolenti che ci si è lasciati alle spalle.
"Due giudici straordinari non sono più sufficienti"
Se i mesi turbolenti sono ormai passati, non si è ancora tornati a lavorare a pieno regime. In particolare il Tribunale penale cantonale (Tpc), nonostante la nomina di Monica Sartori-Lombardi e Paolo Bordoli al posto dei destituiti Quadri e Verda Chiocchetti, con soli quattro giudici non riesce a tenere il ritmo di un tribunale da cinque, con il rischio che gli arretrati azzoppino anche la nuova formazione una volta che sarà completata. Al Tribunale penale cantonale "stanno facendo di tutto per portare avanti i lavori senza troppi ritardi", spiega il neo presidente della Commissione, Alessandro Mazzoleni. "Durante l'incontro è però stata espressa una preoccupazione, ovvero che con un magistrato in meno si corre il rischio di accumulare qualche ritardo". Questo, continua, "sarebbe un peccato, soprattutto nell'ottica di una futura nomina del prossimo giudice del Tpc". Da qui "la suggestione di incrementare l'organico con un giudice straordinario in più, così da avere da subito l'effettivo di cui il Tribunale ha bisogno per lavorare ed evitare dei ritardi". In questo senso va anche ricordato che manca la nomina del successore di Mauro Ermani, un compito che spetta al Parlamento e che renderà la nomina di un giudice straordinario utile o meno.
Richiesto anche un pretore straordinario
Anche la divisione giustizia ha fatto una richiesta: quella di un pretore straordinario, fino al 2030. Il motivo? Attualmente una giudice della pretura, impegnata nella digitalizzazione della giustizia, non può anche adempiere al suo lavoro in aula. La nomina dei magistrati straordinari è compito del Consiglio di Stato, ma anche alla commissione giustizia e diritti non mancherà il lavoro. "C'è tanto lavoro da fare e ne siamo consapevoli, ma valuto positivamente l'incontro odierno, perché siamo tutti concordi nella direzione da seguire. Ognuno vuole fare del suo meglio per migliorare la situazione della giustizia e le strade da percorrere sono più o meno conosciute, tranne alcuni temi che vanno approfonditi e studiati nel dettaglio", conclude Mazzoleni.
Il nuovo Ufficio presidenziale
Parlando dell'Ufficio presidenziale, la composizione per l'anno parlamentare 2025/26 è la seguente: Alessandro Mazzoleni (Lega dei ticinesi), Presidente; Cristina Maderni (PLR), primo Vice presidente e Ivo Durisch (PS-GISO-FA), secondo Vice presidente. Durante l'incontro odierno la Commissione ha anche firmato il rapporto sulla IG753, Per una “Legge cantonale contro la violenza domestica”, del 12 dicembre 2022, presentata dalla deputata Roberta Soldati, relatori i deputati Daria Lepori e Fiorenzo Dadò.