
Lo sfalcio dei prati può essere letale per i cuccioli di capriolo. Nelle loro prime settimane di vita, questi animali sono spesso nascosti nell’erba alta dei prati, specialmente in prossimità dei boschi. Rannicchiati a terra, i cuccioli di capriolo sono difficilmente visibili, anche in ragione del loro pelo maculato, sviluppato per favorirne la mimetizzazione.
Droni con termocamere
Il Dipartimento del territorio (Dt) prova però a venire in soccorso di questi piccoli ungulati. È stata quindi consolidata “una collaborazione con operatori di droni dotati di termocamere che consentono di individuare i piccoli di capriolo e segnalarli prima dei lavori di sfalcio, senza disturbarli o stressarli”. “In coordinamento con gli agricoltori, che segnalano preventivamente i giorni di taglio, vengono alzati in volo i droni provvisti di fotocamere con rilevatore termico per ispezionare dall’alto l’area destinata allo sfalcio”.
Cuccioli coperti da una cassetta di legno
Una volta individuato il cucciolo di capriolo, il guardiacaccia gli si avvicina “per coprirlo e proteggerlo con una cassetta di legno e segnalarne la posizione tramite una bandierina. Questa operazione consente agli stessi agricoltori di agevolare le operazioni di sfalcio, evitando allo stesso tempo di uccidere o ferire involontariamente i cuccioli di capriolo. A fienagione conclusa le cassette vengono rimosse”. Secondo il Dt si tratta di “una soluzione efficace” e “che nei prossimi anni potrà essere riproposta e ampliata”.
Non toccateli!
Se vi imbattete in un cucciolo di capriolo, il Dt ricorda che è bene per la sua incolumità che non lo tocchiate: “La madre, percependo l’odore dell’essere umano, potrebbe abbandonare il piccolo”.
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