Ticino
Drone Rega in volo per scovare focolai
immagini Rega
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Ginevra Benzi
3 anni fa
Ha avuto successo la missione sul Monte Gambarogno in cui è stato impiegato il drone Rega per rilevare ulteriori focolai attivi nelle zone impervie. Grazie alla sua estensione “Fire Detection Pipeline” si è potuta evitare una riaccensione dell’incendio

In tutta la regione interessata dagli incendi boschivi nel Gambarogno, nella serata di giovedì è stato impiegato il drone della Rega dotato di attrezzature high-tech. Grazie al suo sistema di telecamere, il drone è stato usato per rilevare sul terreno eventuali focolai sospetti dopo i lunghi giorni di incendi sul Monte Gambarogno. È quanto indicato nel Comunicato Stampa odierno della Rega.

Una missione di successo
L’unicità del sistema dei droni della Rega in Svizzera ha meritato notevole attenzione grazie a questa missione di successo a favore dei servizi di emergenza. Giovedì sera, un equipaggio della Rega, composto da un pilota e un operatore di droni, ha aiutato i pompieri a cercare i focolai ancora attivi in aree scoscese grazie a un primo volo sperimentale.

Stretta collaborazione con i pompieri
Grazie a una stretta collaborazione con i pompieri presenti sul luogo dell’incendio sono stati per prima cosa stabiliti i settori di terreno dove era possibile ci fossero ancora focolai ardenti. In seguito, il drone della Rega è decollato dall’Alpe di Neggia per poi sorvolare autonomamente la zona di ricerca.

Trasmissione automatica di coordinate
Il drone per tutta la durata del volo di ricerca ha trasmesso automaticamente all’operatore a terra le coordinate di focolai sospetti. Il tutto unito a immagini. L’operatore ha poi controllato manualmente i dati per metterli a disposizione dei pompieri. Alcuni focolai attivi sono stati rintracciati proprio grazie all’impiego del drone Rega, senza il quale l’incendio si sarebbe potuto riaccendere, permettendo ai pompieri di procedere al loro totale spegnimento mirato.

immagine Rega
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Il drone Rega
La “Fire Detection Pipeline” del drone Rega, si legge nel comunicato, è un'utile estensione dello spettro d’interventi del drone e si basa sulla «Human Detection Pipeline». Il sistema è usato anche per cercare persone scomparse e grazie a un algoritmo intelligente riesce a rilevare automaticamente le persone a terra e trasmettere all’operatore i dati con le relative coordinate. Il drone è anche dotato di un sistema di ricerca di telefoni cellulari ed è in grado di localizzarli per conto della polizia e dispone anche di un sistema anticollisione.

Missioni di ricerca future
Stando alla Rega, in futuro, il loro drone sarà utilizzato nelle missioni di ricerca di persone scomparse, ferite o malate, specialmente in condizioni di scarsa visibilità che rendono impossibile il ricorso a un elicottero. Il drone Rega continuerà a essere sviluppato anche in futuro.

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