
Amareggiato e deluso. Così si sente il direttore del Dipartimento Istituzioni Norman Gobbi che non esita a condannare duramente i fatti di cui si è macchiato il battaglione ticinese impiegato in questi giorni al WEF di Davos: consumo di droghe, possesso di cocaina, uno sparo accidentale. Come anticipato martedì da TeleTicino, ben 12 dei 30 commilitoni di rientro dal congedo sono infatti risultati positivi ad un controllo stupefacenti: 7 di loro avevano consumato cannabis; gli altri 5, riferisce oggi il Corriere del Ticino, cocaina. Un milite era anche in possesso di 3 grammi della polvere bianca.
"Tolleranza zero per chi prende la sicurezza sotto gamba" commenta il ministro, precisando che i controlli vengono svolti regolarmente e che questi sono "casi isolati".
Per quanto riguarda lo sparo partito da un soldato durante il suo turno di guardia, sarà la giustizia militare a fare luce sull'accaduto. "Evidentemente qualche problema di sicurezza c'è stato e il responsabile pagherà il suo errore".
Per l'intervista integrale a Norman Gobbi, guarda il servizio di TeleTicino nel video allegato.
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