Curiosità
Dove sono andati i ticinesi durante le vacanze di ottobre?
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Redazione
6 mesi fa
Assieme a Davide Nettuno, portavoce di Hotelplan, parliamo di viaggi e di quelle che sono le destinazioni più gettonate in questo periodo dell'anno. "C'è una tendenza a preferire le mete abbastanza vicine".

Fine ottobre fa rima con Halloween, ma anche con vacanze scolastiche. Diversi ticinesi hanno approfittato di questa opportunità per "staccare" e concedersi alcuni giorni all'estero. Ma verso quali mete si sono diretti? E come sono cambiate in generale le abitudini dei viaggiatori nell'ultimo periodo? Ticinonews lo ha chiesto al portavoce di Hotelplan, Davide Nettuno.

Tanti ticinesi saranno partiti nelle vacanze di ottobre, che a volte sono un po' corte. In molti saranno rimasti in Europa, è esatto?

“Corretto, c'è sempre un gran numero di persone che rimane in Europa, o comunque in zone abbastanza vicine, non oltre le sei ore di volo. C'è però anche chi decide di affrontare dei viaggi più lunghi, senza spingersi eccessivamente lontano, ma scegliendo di affrontare destinazioni più calde che richiedono qualche ora in più di aereo”.

Pensiamo a chi è rimasto più vicino. Dove è andato?

“È tornata la voglia dei viaggi in città e oltre alle classiche Londra, Parigi e Roma, che sono degli 'evergreen', si è aggiunta quest'anno la tendenza di Istanbul. Personalmente, trovo che sia una bella opportunità, perché è una meta che offre molto. Oltre a questa, si è rimasti anche un po' su quelli che sono i grandi classici come Egitto, Emirati Arabi e Oman”.

Egitto, Emirati Arabi Uniti, Oman. Sembra che quanto sta accadendo in Medio Oriente non stia scoraggiando troppo i ticinesi dall'andare in quelle regioni. È vero?

“Fortunatamente no, ma anche perché i feedback che riceviamo dai nostri clienti sono rassicuranti. Purtroppo, o per fortuna, la crisi sembra essere abbastanza delimitata, quindi paesi come Egitto, Oman ed Emriati Arabi risultano essere tranquillamente frequentabili. Ci sono anche persone che decidono di riorientarsi verso qualcosa che magari nel passato era già di tendenza e così, rimanendo sulle quattro ore di volo, si può raggiungere facilmente le isole Canarie. Tale trend si sta consolidando in questo periodo”.

C'è anche chi ha voluto e potuto andare più lontano. Verso quali mete?

“Se parliamo di destinazioni esotiche penso alle Maldive e alla Thailandia. Se per le Maldive un soggiorno di una settimana può essere assolutamente ragionevole, per la Thailandia lo è già un po' meno, perché trovo che sia una destinazione con parecchio da offrire, e quindi due settimane sarebbero ideali. Ma si parla anche di viaggi negli Stati Uniti: sono ritornate di moda New York o altre destinazioni della costa est, nonostante l’incombenza delle elezioni negli USA”.

Gli Stati Uniti sono una destinazione che sta riacquistando popolarità. C'è un motivo in particolare?

“Credo che in parte sia dovuto al fatto che, facendo un passo indietro, nel periodo della pandemia è stato uno degli ultimi paesi a riaprire le porte in maniera 'semplice', e quindi è rimasto questo desiderio. Dall'altra parte, abbiamo il costo del dollaro che attualmente è attrattivo e probabilmente spinge le persone a recarsi lì. Non da ultimo, vi è la tradizione di Halloween, che a New York, e negli 'States' in generale, è piuttosto radicata Questo può rappresentare un appeal in più”.

Quando si pianifica un viaggio, il budget è sempre un punto centrale. Negli ultimi anni siamo stati tartassati dall'inflazione e uno dei settori più colpiti è stato proprio quello dei viaggi. È ancora stato così? 

“No, non penso. In effetti, l'aumento dei prezzi che negli anni scorsi è stato piuttosto importante, sembra aver raggiunto un apice. Di conseguenza, viaggiare oggi è sicuramente meno caro rispetto al passato, o per lo meno è rimasto a prezzi invariati. Rimane comunque sempre valido il mio invito a non aspettare a prenotare perché come, ripeto costantemente, prenotando per tempo si possono trovare delle condizioni e delle disponibilità diverse e migliori, ma anche dei prezzi più vantaggiosi”.

E chi si rivolge a voi non fa più attenzione al borsello rispetto agli anni passati, con l'aumento dei costi che c'è stato negli ultimi anni?

"Diciamo che la sensibilità è cresciuta; le persone sono sensibilizzate e ci ascoltano anche di più per quanto riguarda i nostri consigli. Prima magari non si valutavano certe scelte inerenti, ad esempio, delle soluzioni di volo o delle destinazioni che risultavano fuori dai radar. Oggi questo tipo di apertura invece è maggiore, quindi per noi è sicuramente un valore aggiunto e pensiamo che possa esserlo anche per i nostri clienti”.

C'è una sensibilità sempre più marcata verso la sostenibilità e aumentano le persone che dicono 'no' all'aereo. Questo aspetto lo avete riscontrato anche voi?

“La realtà dei fatti è che viaggiare in maniera sostenibile è più caro rispetto a viaggiare in maniera poco sostenibile. Di base, deve quindi esserci già un'intenzione da parte del consumatore a volersi spostare in quel modo perché ritiene che sia giusto e ci crede. Ciononostante, vi è un po' più di facilità per noi nel riuscire a proporre al cliente delle soluzioni di viaggio diverse: può essere uno spostamento più lento, con una destinazione anche più vicina ma che comunque ha tanto da offrire. E se pensiamo a città come Parigi o Roma, il treno oggi non è concorrenziale, di più. E non solo per il costo, ma forse anche per il tempo e la sicurezza nei collegamenti”.

Questa estate abbiamo parlato dei problemi legati al traffico aereo. ritardi e cancellazioni. Com'è adesso la situazione? C'è stato un miglioramento?

“Si, già questa estate è stata piuttosto serena, rispetto a quelle che abbiamo vissuto negli ultimi due anni. Attualmente la situazione è sotto controllo. Ci sono delle situazioni magari puntuali e sporadiche, ma la tendenza è assolutamente stabile. Guardando al futuro prossimo, non dovrebbero esserci particolari disguidi o incrementi di questo tipo di agitazioni”.

Al momento, quali vacanze bisogna iniziare a pianificare per riuscire a risparmiare qualcosa?

“Non vorrei essere troppo allarmista, ma se si vuole approfittare di condizioni favorevoli, oggi è tardi per pensare alle vacanze di Natale. Bisogna già proiettarsi sul periodo di Pasqua, oppure sull’estate”.

L'intervista completa a Davide Nettuno a Ticinonews:

 

 

 

 

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