Trasporti pubblici
Dopo il sì al tram-treno, c’è chi scommette sul suo successo
Redazione
6 ore fa
Dopo il via libera del Gran Consiglio al tram-treno del Luganese, i diretti interessati tirano un sospiro di sollievo. Intanto, la società che gestirà la rete promette di tenere sotto controllo la questione della capienza.

Gli 87 milioni di franchi in più che servono per realizzare la prima fase della rete tram-treno hanno ricevuto il benestare della maggioranza del Gran Consiglio. Un voto che ha soddisfatto la commissione regionale dei trasporti del Luganese, presieduta da Filippo Lombardi: “Abbiamo seguito fin dall’inizio il progetto che è considerato la spina dorsale della futura mobilità sull’asse Vedeggio-Malcantone con entrata a Lugano”.  

I dubbi sulla capienza

La soddisfazione è condivisa dalle Ferrovie Luganesi che in futuro gestiranno l’intera rete. La società, recentemente, ha chiesto chiarimenti al dipartimento del territorio sulla capienza del tram-treno. Questione che ha suscitato polemiche prima e durante il voto in Gran Consiglio. Oggi, il presidente del consiglio di amministrazione Roberto Citterio aggiunge: “Un’opera da più di 700 milioni non può essere già a questo stadio un progetto esecutivo. Dovrà essere affinato su certi dettagli che dovremo discutere con il cantone e la RTTL”. Proprio con loro, si faranno verifiche prima del progetto esecutivo.

Nessun nuovo aumento di spesa

Intanto, c’è chi non esita a scommettere sul successo della rete tram-treno. “Siamo sicuri di togliere migliaia di auto dalle strade del Malcantone e all’entrata di Lugano”, afferma Filippo Lombardi anche capo-dicastero sviluppo territoriale della Città. Quanto ai costi, dalla FLP vengono esclusi nuovi aumenti perché “è stata rivista tutta la richiesta di credito. Non penso che ci saranno ancora sorpassi”, dichiara Citterio. I lavori sono previsti a partire dal 2027. La messa in servizio nel 2035.