Ticino
Don Samuele Tamagni a processo
Redazione
3 anni fa
Il parroco di Cadro è stato rinviato a giudizio, con la formula del rito abbreviato, dal procuratore pubblico Daniele Galliano

Si avvicina il processo per Don Samuele Tamagni. Il procuratore pubblico Daniele Galliano lo ha infatti rinviato a giudizio, con la formula del rito abbreviato. Lo anticipa la Rsi, specificando che la pena concordata è di 33 mesi di carcere: sei da espiare, mentre gli altri 27 sospesi condizionalmente per un periodo di prova per due anni. Sarà la Corte delle Assise Criminali a decidere se accogliere o no la pena proposta.

L’appropriazione indebita
Il parroco di Cadro, ricordiamo, deve rispondere delle malversazioni compiute a favore di un giovane italiano con cui intrecciò una relazione. Inizialmente il parroco aveva attinto al suo patrimonio personale per sostenere finanziariamente progetti dell’amico (tra cui anche il suo matrimonio). Ma una volta finiti i soldi, spesi anche nel gioco d’azzardo una volta finita la relazione, da maggio 2019 fino allo scorso ottobre ha fatto ricorso al denaro di terzi. Il maltolto ammonta a un totale di 864mila franchi (di cui 124mila sono nel frattempo stati restituiti). A fare le spese maggiori sono stati i genitori, di cui don Samuele era anche curatore. All’appello mancano 563mila franchi. Il parrocco ha inoltre prelevato soldi dalla colonia estiva per bambini Grest (intestata alla sua parrocchia), da una fondazione ecclesiastica e dalla Fondazione Damiano Tamagni, gestita dal fratello in onore del figlio ucciso nel 2008.

L’accusa di truffa
Oltre all’appropriazione indebita, il 40enne è anche accusato di truffa (un addebito mai reso noto finora) per aver chiesto aiuti finanziari ad amici e conoscenti, raccontando che erano destinati ad opere benefiche e ai genitori malati. L’importo è di almeno 65mila franchi.

Alla sbarra anche l’amico
A processo comparirà anche l’amico di don Samuele (anche in questo caso con il rito abbreviato, ma alle Correzionali). Il 27enne è accusato di istigazione all’appropriazione indebita (in parte aggravata), esercizio illecito della prostituzione e ottenimento illecito di prestazioni di un’assicurazione sociale o dell’aiuto sociale. La pena concordata tra le parti è di 20 mesi sospesi, e l’espulsione dalla Svizzera per cinque anni.

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