
Nell’Amministrazione cantonale i documenti sono controllati dai dipendenti pubblici addetti al rilascio. A dipendenza della tipologia di documenti più o meno sensibili possono esserci controlli più o meno approfonditi o svolti con “il principio dei quattro occhi” con un ulteriore controllo da parte di un funzionario di rango. Lo rende noto il Consiglio di Stato nella risposta all’interrogazione inoltrata dal deputato UDC Tiziano Galeazzi e cofirmatari.
I deputati lo ricordiamo, avevano interrogato il Governo subito dopo lo scandalo permessi per chiedere lumi sul controllo che avviene da parte dell’Amministrazione Cantonale nel rilascio di documenti sensibili. E proprio sul tema permessi, il Governo sottolinea che il rilascio del documento è subordinato all’approvazione aggiuntiva di altre autorità. Inoltre nel rilascio di un permesso B sono previsti controlli più approfonditi del rilascio di un certificato di solvibilità.
Nel loro atto parlamentare i deputati avevano pure chiesto se esistono nell’Amministrazione, dei controlli incrociati per scongiurare situazioni come quella dei falsi permessi. Il Governo risponde che una tale misura porterebbe ad appesantire inutilmente l’apparato burocratico, generando costi difficilmente gestibili.
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Christian Fini
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