Ticino
Docenti scontenti al Liceo di Bellinzona
Immagine CdT/Zocchetti
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Ginevra Benzi
3 anni fa
Le condizioni salariali e previdenziali sono peggiorate nettamente e bruscamente negli ultimi due decenni, in particolar modo per coloro nati dal 1963. È quanto si legge nella risoluzione del Collegio docenti dell’istituto scolastico riguardo ai tagli alla Cassa pensione cantonale

Durante la riunione plenaria, il Collegio docenti del Liceo di Bellinzona ha preso atto con grande preoccupazione della riduzione del tasso di conversione prospettato dalla direzione dell’Istituto di Previdenza cantonale a partire dal 2024.

Peggioramento salari e previdenza
Il Collegio ha ribadito con amarezza e sconcerto di come le condizioni salariali e previdenziali siano nettamente peggiorate negli ultimi vent’anni, in particolare per gli assicurati nati dal 1963. “Questo degrado è causato da una serie di misure che, a partire dagli anni ’90, ha penalizzato il pubblico impiego”, ha sottolineato il Collegio. Fra queste la riduzione di due classi di stipendio per i nuovi docenti (dal ’97 al 2014) e l’introduzione di vari contributi di solidarietà e i blocchi degli scatti di stipendio. Per i docenti c’è stato anche “l’incremento di un’ora-lezione – senza alcun riconoscimento salariale – dell’onere settimanale d’insegnamento. Inoltre c’è anche stato il passaggio dal primato delle prestazioni al primato dei contributi, con una conseguenze riduzione delle rendite pensionistiche stimata attorno al 20%, dopo tre aumenti del contributo a carico del dipendente”. Anche la penalizzazione retributiva legata all’introduzione della nuova scala salariale nella Legge sugli stipendi degli impiegati dello Stato e dei docenti, così come la riduzione delle rendite vedovili in aspettativa, “hanno decisamente contribuito a questo brusco peggioramento”.

Tasso di conversione
Un’ulteriore contrazione delle rendite di cassa pensione – stimabile attorno al 20% per coloro che sono già stati pesantemente penalizzati nel 2013 – sarebbe sancita dalla riduzione del tasso di conversione, decisa da poco dal CdA dell’IPCT per porre rimedio all’insufficiente grado di copertura della cassa. In riferimento a quanto ribadito dal Collegio docenti, questo ritiene che “qualsiasi riduzione del tasso di conversione sia inaccettabile, specialmente in un contesto in cui per tutta una generazione è già previsto un grave degrado delle condizioni pensionistiche”.

Rispetto come base per collaborare
Per il Collegio docenti del Liceo di Bellinzona, “il rispetto per il lavoro già prestato e il suo corretto riconoscimento sono la base indispensabile per una sana collaborazione tra datore di lavoro e dipendenti”. Le condizioni di lavoro pattuite al momento della firma del contratto di lavoro includono infatti un trattamento pensionistico che è strettamente legato a quello salariale. “Una recessione unilaterale da parte del datore di lavoro dagli impegni presi infrange la dignità dei salariati e intacca le basi di uno stato di diritto, in particolar modo quando il datore di lavoro è lo Stato stesso” hanno sottolineato i docenti.

Le decisioni del Collegio
Sulla base di quanto esposto, il Collegio docenti del Liceo di Bellinzona “respinge qualsiasi proposta di riduzione del tasso di conversione e chiede al proprio datore di lavoro, tramite il Consiglio di Stato, di trovare una soluzione politica atta a garantire la copertura e la stabilità dell’IPCT senza peggiorare ulteriormente le condizioni previdenziali dei propri assicurati e dei futuri pensionati”. I docenti invitano inoltre i propri rappresentanti in seno all’IPCT e i sindacati da loro rappresentati (CCS, OCST, VPOD) a “difendere con ancor maggior tenacia le pensioni di tutti gli assicurati”. Il Collegio precisa che “garantisce ai rappresentanti il proprio appoggio nelle trattative con il datore di lavoro e la propria collaborazione, in caso di fallimento delle discussioni, per individuare adeguate forme di protesta e parteciparvi, sciopero compreso”. Infine, il Collegio “si impegna a rendere pubblica questa comunicazione e a trasmettere il proprio scontento ai plenum delle altre SMS (Scuole medie superiori), delle SM (scuole medie) e ai rappresentanti degli altri dipendenti cantonali al fine di allargare il sostegno in questa vertenza ai nostri rappresentanti, alle organizzazioni sindacali e alle associazioni professionali”.

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