Ticino
Divoora, sciopero contro il salario al minuto
Immagine Ticinonews
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Redazione
3 anni fa
Per cercare di sbloccare la situazione e fare ripartire le trattative con la società di consegna pasti per nuove condizioni contrattuali, i sindacati Unia e Ocst hanno indetto una protesta

“Quando è troppo è troppo!” e per il sindacato Unia le condizioni contenute nel nuovo contratto di lavoro firmato dai dipendenti della società di consegna pasti a domicilio Divoora sono decisamente inaccettabili. Per questo motivo, un presidio di protesta è stato organizzato questa mattina a Lugano in Piazza Manzoni, in collaborazione con il sindacato Ocst, per denunciare queste condizioni e invitare i dipendenti allo sciopero nella giornata di oggi.

Pagati solo nel tempo della consegna
“A novembre siete stati obbligati ad accettare dall’oggi al domani una modifica contrattuale che prevede un salario al minuto soltanto per il tempo della consegna dell’ordine”, scrive Unia, rivolgendosi ai collaboratori di Divoora. “Utilizzate i vostri veicoli privati senza che vi siano rimborsate correttamente le spese; utilizzate il vostro telefono privato, a vostre spese, per contattare i clienti, rischiando la vostra privacy e la vostra sicurezza”. Tutto questo per “una remunerazione salariale di 0,355 franchi al minuto”, precisa a Ticinonews il segretario regionale di Unia Giangiorgio Gargantini. Il salario sarebbe inoltre corrisposto solo fra il momento di assegnazione dell’ordine al fattorino e la sua consegna al cliente.

Trattative interrotte due giorni fa
L’organizzazione sindacale chiama dunque a raccolta i fattorini della società nel rivendicare la retribuzione per tutte le ore di lavoro, una migliore pianificazione degli orari, della copertura delle spese di utilizzo del veicolo e il riconoscimento dell’indennità di malattia. La protesta è stata indetta dopo che “le trattative con Divoora si sono interrotte”, spiega Gargantini. “Erano stati fatti dei passi avanti, ma poi le discussioni si sono bloccate davanti al rifiuto dell’azienda, due giorni fa, del riconoscimento di un tempo di lavoro minimo per i lavoratori extra chiamati in servizio nei momenti più intensi di lavoro e della remunerazione anche durante i tempi di attesa”. La speranza dei sindacati è ora che lo sciopero al quale si sono uniti i dipendenti di Divoora possa aiutare a uscire da questa impasse.

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