Ticino
Divoora: “Retribuzioni nel pieno rispetto delle norme”
Redazione
3 anni fa
L’azienda reagisce di fronte all’azione di protesta promossa oggi dai sindacati Unia e Ocst contro le condizioni contenute nel nuovo contratto di lavoro. “Le trattative interrotte dai sindacati”

La direzione di Divoora, società di consegna pasti a domicilio, prende posizione dopo che i sindacati Unia e Ocst hanno organizzato un’azione di protesta contro le condizioni contenute nel nuovo contratto di lavoro firmato dai dipendenti lo scorso novembre. Un contratto che, hanno denunciato i sindacati, “prevede un salario al minuto soltanto per il tempo della consegna dell’ordine”.

La società fa tuttavia alcune precisazioni. Prima di tutto, sottolinea in una nota, la trattativa in corso è stata interrotta dai sindacati “dopo solamente poco più di un mese da quando la medesima era iniziata”, con la prima riunione avvenuta lo scorso 16 novembre. La direzione si “rammarica” dunque perché le aperture e le disponibilità dimostrate da entrambe le parti “avrebbero meritato di potere beneficiare di ancora alcune settimane di lavoro, per cercare di perfezionare punti di intesa che, a mente di Divoora, avrebbero potuto essere raggiunti”.

La società - che impiega in media 170 dipendenti, tra cui 145 drivers - fa inoltre notare che alla protesta odierna erano presenti 8 collaboratori ed è tutt’ora sconosciuto il numero di persone che si sono rivolte ai sindacati. Per Divoora è quindi “assai poco comprensibile come l’interesse di un piccolo numero di collaboratori abbia potuto giustificare un irrigidimento della posizione sindacale. Soprattutto perché l’accordo su quella parte di lavoratori che hanno Divoora come unico impiego era stato raggiunto, accordo che strumentalmente non è stato menzionato dal Sindacato”, sottolinea la direzione. “Per la stragrande maggioranza dei drivers, si tratta invece per lo più di un lavoro accessorio ed irregolare, svolto da studenti, da lavoratori come seconda occupazione, i quali hanno una forte necessità di flessibilità, ovvero di poter decidere quando e quanto lavorare. Tutti i drivers sono sempre stati retribuiti da Divoora nel pieno rispetto delle norme legali in vigore”.

L’azienda infine precisa che durante la trattativa ha fatto presente che “il contesto normativo in essere, con l’introduzione del salario minimo e la particolarità del lavoro della consegna on-demand, richiede un tempo considerevole per valutare, con la necessaria serietà imprenditoriale, la migliore soluzione per tutti gli attori in campo”. La società ribadisce di essere sempre aperta al dialogo, ma non è disposta “a soccombere ad ultimatum che non sono d’interesse di tutti i suoi numerosi collaboratori”.

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