
Sul foglio ufficiale del 5 gennaio, il primo del 2021, è stato pubblicato un concorso per un posto da collaboratore scientifico della divisione giustizia. Al 100% per un periodo determinato di meno di un anno, il nuovo collaboratore dovrà “coadiuvare la Direttrice della Divisione della giustizia, partecipare a gruppi di lavoro nella realizzazione del progetto di cantonalizzazione delle Autorità regionali di protezione e nel riordino del settore della protezione del minore e dell’adulto, in particolare per quanto attiene alla fase di consultazione del messaggio governativo l’implementazione della nuova organizzazione”.
Un concorso che ha sollevato dei dubbi, a renderli pubblici è un’interpellanza del Gruppo Plr in Gran Consiglio, primo firmatario Matteo Quadranti. Il titolo dell’atto è “Divisione giustizia, riforme e concorsi: mancaza di risorse, di competenze o di coerenza?”. Nell’atto si ripercorrono le recenti vicende della Divisione. Come il fatto che già nel 2019 fosse stato attivato un concorso simile, per la ricerca di un “Aggiunto/a alla direttrice” sempre presso la Divisione della giustizia, per accedervi era necessario un brevetto di avvocato. Ma il concorso era poi stato annullato e il posto era stato occupato da una funzionaria cantonale attiva presso un altro dipartimento e laureata in psicologia del lavoro e delle organizzazioni.
Quadranti ricorda poi che il Dipartimento delle istituzioni, per voce del direttore Norman Gobbi, difese la procedura seguita e spiegò che non vi erano candidati idonei e che la direttrice aveva optato “per dei requisiti non giuridici per far fronte alle esigenze della Divisione”.
Di fronte a questi due concorsi, il Plr ha quindi sottoposto alcune domande al governo per fare luce sulle strategie del personale della Divisione giustizia, eccole:
1. Quanti collaboratori conta la Divisione della giustizia esclusi i macrosettori?
2. Vi è stato un incremento dei collaboratori (in persone o FTE) della Divisione della giustizia a far tempo dal 18 novembre 2015, rispettivamente quanti erano i collaboratori prima e quanti dopo il citato periodo e quali funzioni sono state create;
3. La Divisione della giustizia prevede di assumere ancora collaboratori, e se sì quali sono le funzioni che questi collaboratori andranno a ricoprire e in relazione a quali progetti. La Divisione della giustizia ha in previsione di assumere collaboratori specifici e limitati nel tempo per ogni progetto di sua competenza;
4. Quando è sorta la necessità di assumere un/una giurista da affiancare alla Direttrice della Divisione della Giustizia nella realizzazione del progetto di cantonalizzazione delle Autorità regionali di protezione, ritenuto che nel mese di luglio del 2019 la stessa Direttrice aveva deciso di ritirare un concorso per l’assunzione di un avvocato (per altro già pubblicato) sostenendo che fosse piuttosto necessario l’affiancamento da parte di un collaboratore con competenze in risorse umane.
5. Per quale motivo si è optato per l’assunzione di un giurista (non avvocato), e di limitare predetta collaborazione a neppure un anno di tempo, rischiando così di disincentivare i profili più competenti.
6. Visti i conti del Cantone a seguito della Pandemia e che alcune forze politiche hanno invocato, tra l’altro, la necessità di bloccare le assunzioni come giustifica il Governo questa nuova funzione; è stata fatto una valutazione circa la reale impossibilità di svolgere i compiti previsti facendo capo a qualcuno delle centinaia di collaboratori interni già esistenti, nel Dipartimento Istituzioni o in altri settori della Pubblica Amministrazione.
7. Visti i gruppi di lavoro che hanno operato da diversi anni nei vari settori necessitanti riforma, e il relativo lavoro già svolto, non ritiene il Governo di poter adempiere alla riforma sulle ARP con le attuali forze?
8. L’evoluzione delle risorse assegnate negli ultimi 5 anni alla Divisione della Giustizia (senza le macroaree) è in linea con quella di Divisioni analoghe in altri settori della Pubblica Amministrazione?
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