
62,48 miliardi di utile. È quanto registrato dalla Banca nazionale svizzera nei prime nove mesi dell'anno, come comunicato oggi dallo stesso istituto. Un risultato positivo, che però non assicura una distribuzione degli utili a Cantoni e Confederazione. Per la Bns è infatti "ancora difficile trarre delle conclusioni per l'anno in corso", anche se gli esperti hanno aperto a questa possibilità. "Siamo sempre nel campo delle ipotesi, quindi è prematuro fare delle previsioni", ha spiegato a Ticinonews Christian Vitta, direttore del Dipartimento delle finanze e dell'economia. "Qualora ci dovesse essere una distribuzione dell'utile, inoltre, bisognerà capire di che importo si parla, perché sappiamo che l'attuale convenzione prevede una gradazione degli importi distribuiti".
Soldi che, soprattutto nella situazione attuale, farebbero comodo alle casse cantonali. "Sicuramente sono introiti importanti. Quando si passa da un'entrata supplementare da 160 milioni a zero, la differenza è tanta. Sono importi che si fanno sentire sui conti dello Stato". Per Vitta comunque la situazione è chiara: "Non dobbiamo crearci illusioni; anche con i soldi della Bns non verrebbero risolti i problemi finanziari del Cantone".