Ticino
Discogate: rinvio a giudizio per Kaufmann e Gaggini
Redazione
18 anni fa
Salari in nero dell’Hockey Club Lugano: sarà processo

Salari in nero dell’Hockey Club Lugano: sarà processo. In queste ore la procuratrice generale aggiunta Maria Galliani sta per firmare il rinvio a giudizio nei confronti di Beat Kaufmann e Fabio Gaggini, rispettivamente ex presidente della società anonima il primo e dell’associazione del club bianconero il secondo. Con loro anche un funzionario dell’ex banca BUC. I tre verranno giudicati per reati di natura fiscale e non di diritto comune. Domani è atteso un comunicato ufficiale delle procura. L’inchiesta sulla maxi frode fiscale partì nell’ottobre del 2005 su segnalazione della Divisione delle contribuzioni. Prima l'Associazione e poi la società anonima del Lugano Hockey, in qualità di datrici di lavoro, versarono stipendi netti in nero a diciannove tra giocatori e allenatori stranieri. Salari in nero per una somma di oltre 6 milioni e 800mila franchi, che equivalgono a 9 milioni e mezzo di massa salariale. Quindi sull’arco di 10 anni sono stati sottratti al fisco e alle assicurazioni sociali quasi 4 milioni e 400mila franchi, di cui 3 milioni e 220mila di imposte alla fonte. Nel frattempo il Lugano sta rispettando l’accordo trovato e sta liquidando ratealmente i debiti in sospeso con il fisco e le assicurazioni sociali. Questi i meccanismi della frode. Le somme necessarie ai pagamenti in nero erano assicurate da sostenitori del club. I soldi venivano versati su un conto interno di una banca luganese, dal quale venivano prelevati in contanti gli importi destinati agli stranieri, che li ricevevano su appositi conti bancari, nominativi o cifrati, aperti appositamente per gestire la parte di stipendio non dichiarata. A volte, però, i salari in nero venivano consegnati direttamente agli stranieri. [email protected]

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