Ticino
Disavanzo di 270 milioni per il Cantone
Lara Sargenti
4 anni fa
Al peggioramento del risultato rispetto al preventivo concorrono sia una maggiore spesa (60 milioni) che minori ricavi (214 milioni)

Il Covid infligge un brutto colpo alle finanze cantonali. In base al rendiconto intermedio di fine agosto 2020, l’aggiornamento delle principali voci di spesa e ricavi determina un disavanzo di 269.5 milioni di franchi a fronte del previsto avanzo d’esercizio di 4.1 milioni di franchi. Lo rende noto il Consiglio di Stato, il quale rileva che dal preconsuntivo emerge “come la crisi innescata dal coronavirus sta avendo conseguenze importanti sulle finanze cantonali”. I dati presentati sono tuttavia “ancora parziali e dovranno essere ulteriormente verificati e aggiornati vista l’incertezza del periodo economico attuale”.

Maggiori spese, minori ricavi
Al peggioramento del risultato rispetto al preventivo concorrono sia una maggiore spesa per complessivi 59.5 milioni di franchi, sia minori ricavi per 214.1 milioni di franchi. Tra le maggiori spese vengono citati +50 milioni di contributi per ospedalizzazioni nel Cantone, +19 milioni di contributi per agevolazioni tariffali nel settore della mobilità, +5.6 milioni di contributi a istituti per invalidi, +9.3 milioni di spese legate all’emergenza sanitaria e +3 milioni di contributi alle case anziani. I minori ricavi sono invece determinati principalmente dalla riduzione dei gettiti fiscali per 198.9 milioni di franchi, dal mancato incasso della tassa di collegamento per 18 milioni e dalle minori entrate dell’imposta alla fonte per 12.3 milioni. Si riducono poi di 9 milioni di franchi rispetto al preventivo la quota sul ricavo IFD, di 5.5 milioni le tasse del registro fondiario, di 5.2 milioni le entrate nell’ambito della formazione professionale, di 4.5 milioni le tasse della sezione circolazione, di 4.1 milioni le multe per infrazioni alla circolazione stradale e di 2 milioni le tasse sulle case da gioco.

A mitigare parzialmente questi effetti negativi il Governo rileva l’incremento di 82.5 milioni di franchi rispetto al preventivo della quota sull’utile della Banca nazionale svizzera (BNS). A tal proposito viene ricordato che, grazie all’ottimo risultato conseguito nel 2019, la BNS ha potuto distribuire più risorse del previsto ai Cantoni. “L’incremento non è quindi strutturale e potrebbe manifestarsi in modo più ridotto nei prossimi anni” conclude il Consiglio di Stato.

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata