Ticino
Disabilità: “L’inclusione va ancorata nella Costituzione”
Redazione
un anno fa
In diverse città svizzere i membri di Comitato dell’iniziativa sull’inclusione hanno realizzato azioni per raccogliere firme e portare avanti la loro campagna, spiegando quali siano i problemi più urgenti da affrontare per garantire alle persone con disabilità parità e autodetermianzione. Carniel: "L'iniziativa è partita dal basso":

La legislazione in vigore non è sufficiente per garantire alle persone con disabilità la partecipazione paritaria e autodeterminata alla vita sociale. È quanto sostengono i membri di Comitato dell’Iniziativa per l’inclusione, che durante il weekend hanno organizzato stand e azioni in tutta la Svizzera per raccogliere firme, con l’aiuto di associazioni come inclusione andicap Ticino. Stando a Denise Carniel, attivista per i diritti delle persone con disabilità e membro di comitato dell’iniziativa che abbiamo incontrato a Bellinzona, l’iniziativa sta riscontrando un buon successo

Cosa chiede l’iniziativa

L’Iniziativa per l’inclusione ha lo scopo di far inserire nella Costituzione federale un nuovo articolo per rendere effettiva la parità delle persone con disabilità. Insomma, per andare oltre al principio che, per quanto buono, una volta da applicare trova mille ostacoli. "I punti chiave sono tre”, ci spiega Carniel. “La libertà di alloggio: molto spesso nei Cantoni periferici trovare degli alloggi inclusivi senza barriere architettoniche non è facile. Vorremmo l'autodeterminazione in questo senso. Il secondo punto riguarda la libertà di lavoro, ossia avere dei datori di lavoro che guardano alla competenza e al merito. Il terzo concerne la libertà di cura”.

Un’iniziativa partita dal basso

L’iniziativa, è interessante notare, non è partita da un’associazione, bensì da coloro che si sono incontrati a Berna l’anno scorso per la prima sessione parlamentare delle persone con disabilità. Appuntamento che tra l’altro, a breve, avrà luogo anche a livello cantonale. Discutendo tra loro al termine della sessione, i partecipanti hanno messo sul tavolo le difficoltà e i disagi che hanno vissuto in prima persona e che vanno risolti al più presto, dando così vita all’iniziativa. "Di questo sono molto fiera”, commenta ancora Carniel. “Le buone iniziative vanno al di là di qualsiasi confine linguistico. È bellissimo che ci sia questo ‘mix & match’ di volontà diverse. L'iniziativa è partita da noi. Il comitato è composto soprattutto da persone con disabilità, ma con alleati senza disabilità. Speriamo di riuscire a raccogliere le adesioni che ci servono e soprattutto di parlare di questo tema”.