Ticino
“Diritti dei consumatori messi in discussione”
Immagine Ticinonews
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Daniele Coroneo
3 anni fa
È uno degli ultimi allarmi lanciati da Laura Regazzoni Meli, segretaria generale dell’Acsi, che oggi ha passato il testimone nelle mani di Antonella Crüzer

Si è tenuta sabato pomeriggio alla Filanda di Mendrisio l’assemblea generale dell’Acsi (Associazione consumatrici e consumatori della Svizzera italiana), che ha visto il passaggio di consegne fra la segretaria generale Laura Regazzoni Meli e Antonella Crüzer. Regazzoni Meli, dopo 31 anni al servizio dell’Acsi, passa il prossimo 31 luglio al beneficio della pensione.

Nella sua relazione, Regazzoni Meli si è soffermata sui tre anni trascorsi dall’ultima assemblea generale in presenza. Accanto ai successi ottenuti dall’Associazione, quali la nuova legge sul contratto d’assicurazione, l’approvazione da parte delle Camere del controprogetto all’iniziativa per prezzi equi e dalla revisione della legge sulle telecomunicazioni in materia di marketing telefonico, la segretaria generale uscente ha rilevato come la crisi sanitaria abbia messo in discussione “molti diritti dei consumatori, che davamo ormai per scontati”.

Il tranello delle condizioni generali
Regazzoni Meli ha in particolare denunciato come durante la pandemia alcuni servizi pagati dai consumatori non siano stati forniti. Secondo la segretaria dell’Acsi, molti venditori e fornitori di servizi hanno “semplicemente scaricato i rischi sui propri clienti modificando le condizioni generali dei nuovi contratti per tutelarsi nel caso non fossero in grado di fornire la prestazione già pagata dal consumatore. Questa criticabile prassi ha toccato soprattutto i contratti di abbonamento (palestre, impianti sciistici...), i viaggi, i soggiorni linguistici e gli eventi”. “I diritti più basilari dei consumatori – ha proseguito Regazzoni Meli – non possono essere messi fuori gioco dalle condizioni generali”.

Lotta agli sprechi non più “bacchettona e moralista”
Le difficoltà economiche di questi mesi, legate prima alla pandemia e poi alla guerra in Ucraina, mostrano tuttavia, secondo la segretaria generale, la necessità di approfondire il tema della lotta agli sprechi, che “sta diventando un valore non solo per molti consumatori ma anche per il mondo politico”. “La lotta agli sprechi si è finalmente scrollata di dosso quella connotazione un po’ bacchettona e moralista (di cui venivano ingiustamente accusate le fondatrici dell’ACSI) e non è più vista come una ritirata, una sconfitta o qualcosa di triste”.

Dai fosfati nei detersivi all’autorità federale per la sorveglianza dei prezzi
Laura Regazzoni Meli è infine tornata sui suoi 31 anni di collaborazione con l’Acsi, elencando le numerose conquiste ottenute dall’Associazione: “Grazie alla nostra (dico nostra perché l’Acsi è un prodotto collettivo) perseveranza, i detersivi non contengono più fosfati, la carne svizzera non contiene più ormoni, né nitrati le insalate, i prezzi devono essere esposti, gli ingredienti dei prodotti alimentari confezionati devono essere indicati, la costituzione contiene un articolo sulla protezione dei consumatori, è stata creata un’autorità federale per la sorveglianza dei prezzi, i consumatori possono disdire entro 14 giorni i contratti firmati a domicilio, è stata introdotta una legge sul credito al consumo, la presenza di organismi geneticamente modificati deve essere indicata in etichetta, è stata fondata l’Alleanza delle associazioni dei consumatori per rendere più forte la posizione dei consumatori svizzeri, abbiamo ottenuto la riduzione del prezzo di molti prodotti importati, possiamo contare su una legge contro la concorrenza sleale che ci offre strumenti migliori per lottare contro le aziende scorrette, la garanzia è stata estesa a 2 anni, il marketing telefonico è sotto controllo così come le tariffe di roaming, i diritti degli assicurati sono migliorati, l’etichetta nutrizionale Nutriscore è presente su un numero sempre maggiore di prodotti”. Tuttavia, ha concluso Laura Regazzoni Meli, “l’Acsi e le altre associazioni di consumatori devono continuare il loro prezioso lavoro” perché “il mondo del consumo diventa sempre più complesso”.

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