
"L’impatto della digitalizzazione sulle professioni del commercio e della vendita è e sarà sempre più evidente": con queste parole il presidente della Società degli impiegati del commercio (SIC Ticino) Claudio Moro ha aperto l’assemblea annuale dei soci che si è tenuta martedì sera presso lo Splash & Spa di Rivera.
Il presidente ha descritto l’attuale situazione del mercato del lavoro ticinese nel contesto della pressione sui salari e di un precariato sempre più diffuso, dei contratti collettivi e i 18 contratti normali di lavoro. Quest’ultimi sono utili ma allo stesso tempo allarmanti perché rispecchiano, appunto, delle tendenze piuttosto sfavorevoli.
Claudio Moro ha menzionato specialmente i giovani alla ricerca del primo impiego e gli ultracinquantenni quali categorie di persone più in affanno. Anche riguardo a queste categorie il presidente ha messo in evidenza gli sforzi di SIC Ticino per tenere il passo con l’evoluzione digitale. Vengono offerti a partire da ottobre prossimo dei nuovi prodotti inerenti la formazione e la consulenza degli impiegati, tra cui corsi di manager di eventi e di operatore social marketing.
Rimanere aggiornati e competitivi
Il presidente di SIC Ticino ha poi presentato ai soci, Nicola Giambonini, il nuovo direttore della Società degli impiegati del commercio. Giambonini ha descritto un’attività di SIC Ticino che procede a pieno regime: 1257 giovani hanno frequentato nel 2016 i corsi interaziendali, 370 hanno provato un’esperienza lavorativa presso le aziende di pratica commerciale e 539 persone hanno svolto una formazione continua.
La Società degli impiegati del commercio si dimostra attiva sul territorio e nel corso del 2016 è stata elaborata una nuova strategia che sarà il filo rosso di SIC Ticino nei prossimi anni. La strategia mira a portare tutte le attuali attività e le future verso un’area d’azione che è quella che sta al centro fra gli interessi delle persone, delle aziende e del territorio. “Vogliamo far sì che la formazione di base tenga conto dell’evoluzione e dei bisogni nel mercato del lavoro”, ha detto Giambonini. La formazione continua deve permettere agli impiegati di rimanere aggiornati e competitivi, anche per quanto riguarda le nuove competenze richieste dalla digitalizzazione.
Tavolo di lavoro
Proprio in questo contesto il direttore ha presentato ai soci l’iniziativa di SIC Ticino e della Scuola Cantonale di Commercio per la creazione di un tavolo di lavoro. Il progetto coinvolge le istituzioni pubbliche (DFE e DECS), il mondo aziendale e imprenditoriale (CC-Ti, SBT, HR Ticino) nonché il settore accademico (USI e SUPSI). Il primo obiettivo è di identificare i bisogni emergenti nella Svizzera italiana legati alla trasformazione del mondo del lavoro dovuti alla digitalizzazione e il loro impatto sulle professioni e sulle professionalità del terziario. Il secondo obiettivo consiste nell’intenzione di identificare dei possibili interventi che permettano di accompagnare questo cambiamento a beneficio delle aziende, dei professionisti del commercio e della vendita, del territorio.
Gli studi recentemente pubblicati dalla Società degli impiegati del commercio, volti a identificare l’impatto che l’effetto combinato di digitalizzazione e delocalizzazione avrà sulle professioni commerciali in Svizzera, mettono in evidenza come il lavoro diventerà interessante, creativo, poco ripetitivo, ma anche molto più esigente. Inoltre i dipendenti verranno sempre più assunti quali portfolioworker e lavoreranno su mandato a scapito dell’impiego fisso.
La risoluzione di SIC Ticino
I soci SIC Ticino hanno approvato una risoluzione che chiede alle autorità di sostenere in maniera fattiva il tavolo di lavoro supportandolo con adeguate risorse, contribuendo in maniera attiva alla discussione, all’identificazione dei bisogni, all’elaborazione di misure a supporto del cambiamento e all’implementazione delle medesime. Inoltre SIC Ticino rivolge agli imprenditori e all’economia un appello che chiede di sostenere in maniera attiva, con adeguate risorse e piani di formazione, le collaboratrici e i collaboratori in questo impegnativo processo di cambiamento.
SIC Ticino si trova in buona salute finanziaria, ha spiegato la responsabile delle finanze Antonella Pitta. Il bilancio del 2016 indica un attivo e un passivo di 3'654'011 franchi e quindi simile a quello del 2015. Il totale del capitale proprio alla fine del 2016 è di 1'548'038. Riguardo il preventivo 2017 è previsto secondo Pitta un totale dei ricavi di 4'723'757 di franchi.
Il bisogno di nuovi specialisti
Ospite dell’assemblea è stato il dottor Luca Bolzani, presidente del Consiglio di amministrazione della ditta Sintetica SA a Mendrisio che dal 1921 è attiva nel settore farmaceutico. Bolzani ha spiegato come la sua impresa interpreta il concetto di sostenibilità, promuovendo la sensibilità verso i collaboratori, la società e l’ambiente. In concreto vengono applicati nuovi modelli di lavoro, più flessibili e più liberi, incentivando così la motivazione dei collaboratori. Inoltre Bolzani ha ribadito che l’azienda cerca nuovi specialisti, oltre alle figure “classiche” di Production, Marketing and Sales e IT. Si tratta di persone con una buona conoscenza di tematiche come il regolatorio internazionale, l’accesso al mercato all’estero nonché i brevetti e le licenze legali.
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