Ticino
“Difficile trovare prodotti che non siano aumentati”
Lara Sargenti
3 anni fa
Intervista a 360 gradi al direttore di Migros Ticino Mattia Keller, che ha parlato del rincaro dei prezzi, del turismo della spesa e della vendita di alcol sugli scaffali del gigante arancione

Mattia Keller, direttore di Migros Ticino, da qualche mese ha preso le redini da Lorenzo Emma. Classe 1974, nato e cresciuto a Maroggia, Keller stila un bilancio positivo dei suoi primi mesi in testa al gruppo, anche se c’è qualche nube all’orizzonte. “Ho preso le redini in un periodo positivo per il commercio al dettaglio, da inizio anno le condizioni quadro sono cambiate. Parliamo però dell’azienda: ho trovato oltre 1’500 collaboratori motivati, c’è un’enormità di idee ed energie. E sono stato accolto molto bene dal mondo Migros, che è molto vasto. Sono contento di far qualcosa di concreto per il mio Cantone”.

Il tema dell’alcol
A tenere banco negli ultimi mesi è stato soprattutto il tema della vendita di alcol, vietato dal lontano 1928 sugli scaffali del gigante arancione. E forse la Svizzera è l’unico paese al mondo a parlare della vendita di alcol di un supermercato, quasi fosse una votazione federale. Ma coinvolgere la popolazione su un tema come questo è anche una peculiarità di Migros. “Sono 2,8 milioni gli abitanti che vanno al voto”, precisa Keller. “In Ticino sono più di 100mila”. Dai sondaggi sembrerebbe che il nostro Cantone, al contrario dei risultati scaturiti dal sondaggio di Tamedia, sia favorevole al cambiamento (58% sì, 34% no). “ Lasciamo parlare le urne. Il fatto di avere un approccio così democratico è unico al mondo”.

Keller favorevole
Il direttore di Migros non ha nascosto la sua preferenza sul tema. “Sono a favore e mi allineo con il Consiglio di amministrazione e il Consiglio di cooperativa”, ha detto, precisando che oggi incontrerà una persona che conosceva il fondatore dell’azienda Gottlieb Duttweiler. Secondo Keller anche il fondatore ha sempre voluto che l’azienda restasse al passo con i tempi. “Duttweiler ha dato delle regole chiare, ma ha cercato di creare degli spazi per evolvere in queste regole. E lui voleva che Migros evolvesse. Lui stesso ha provato due volte a introdurre l’alcool. Oggi al centro della nostra attenzione c’è il cliente e la praticità”.

Il rialzo dei prezzi
Già lo scorso marzo Migros aveva annunciato che i prezzi sarebbero lievitati a causa del rincaro generalizzato. E secondo Keller è difficile trovare un prodotto che non abbia subito un rialzo. “Globalmente bisogna chiedersi quali sono i prodotti che non subiranno il rincaro: sono davvero pochi”. La situazione, precisa il direttore, non è dovuta a Migros o alla Svizzera, ma alla situazione quadro legata ai costi dell’energia, dei trasporti e delle materie prime. “È inutile raccontarsi delle storie: tutti i commerci all’ingrosso aumentano i prezzi. In Svizzera siamo fortunati: l’Italia, così come la Germania e la Francia, stanno aumentando molto più drammaticamente i prezzi”.

Il turismo della spesa
Il turismo degli acquisti è sempre esistito e una delle ragioni, secondo molti, è che in Svizzera i prodotti costano troppo. Ecco la risposta di Keller a chi dice che sono troppo cari: “C’è la percezione del singolo e i dati misurati. È una nozione del popolo che si spende meno altrove: il prato del vicino è sempre più verde. Però l’anno scorso e quello in corso sono i primi due anni dove la borsa della spesa segnala che l’acquisto a più buon mercato è in Svizzera. Questo perché negli anni tutti i dettaglianti hanno migliorato le filiere, ottimizzato i costi e abbassato un po’ i prezzi. Chi fa attenzione può spendere poco anche in Svizzera, ma senza usare il carburante, che oggi è il bene più caro che c’è”.

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata