Da domenica 28 febbraio, alle 17.00, le terrazze sui comprensori sciistici dovranno essere chiuse. Lo fa sapere il Consiglio di Stato, dopo alcuni colloqui avvenuti tra rappresentanti del Consiglio federale e i Cantoni svizzeri che avevano deciso di tenere aperte le terrazze dei take-away situati nei comprensori sciistici. Colloqui che “non hanno permesso di trovare un compromesso”. Per questo motivo il Governo ticinese - in maniera coordinata con Uri, Svitto, Nidvaldo, Obvaldo e Glarona - ha deciso di tornare sulla sua decisione.
Il braccio di ferro tra Cantoni e Consiglio federale
Come noto, dopo la conferenza stampa di mercoledì del Consiglio federale, sei Cantoni avevano deciso di lasciare la possibilità di consumare alimenti e bevande sulle terrazze dei take-away dei comprensori sciistici. Questo nel pieno rispetto dei piani di protezione previsti per la gastronomia (tavoli distanziati, massimo di quattro persone per tavolo, tracciamento, ecc.). Secondo i Cantoni la regolamentazione di questi spazi rientra nelle disposizioni previste dai piani di protezione per i comprensori sciistici e, di conseguenza, sarebbe di competenza dei Cantoni. Il Consiglio federale non condivide questa interpretazione e ha ribadito che l’utilizzo di questi spazi è regolamentato dall’Ordinanza federale. Le autorità federali hanno quindi chiesto ai Cantoni di rispettare e far applicare queste disposizioni. I Cantoni hanno cercato di spiegare alle autorità federali i vantaggi legati alla messa a disposizione di questi spazi per il consumo di bevande e alimenti sulle piste da sci. “Dopo alcuni colloqui avvenuti ieri sera, giovedì 25 febbraio 2021, non è stato raggiunto un compromesso. Anche se da un punto di vista epidemiologico si resta convinti della bontà della soluzione proposta, i Cantoni hanno deciso di dare seguito alle richieste del Consiglio federale”, si legge nella nota del Governo cantonale.
© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata