
Esattamente 10 anni fa, il Ticino si apprestava a vivere uno degli eventi metereologici più eccezionali degli ultimi decenni. Il 26 gennaio 2006 poteva sembrare un giorno invernale come un altro, ma nell'aria si stavano ponendo le condizioni per un evento nevoso che, alle nostre latitudini e soprattutto a quote così basse, è più unico che raro.Una nevicata eccezionalePer trovare un episodio paragonabile occorre infatti andare indietro nel tempo fino al 1986 o al 1985 per quanto riguarda, rispettivamente, Locarno-Monti e Lugano. Tra giovedì 26 e sabato 28 gennaio 2006 sulle pianure del Ticino caddero infatti quantitativi record di neve, come testimoniano i bollettini e le analisi di MeteoSvizzera dell'epoca: "Lo strato di neve sul terreno ha raggiunto un'altezza massima a basse quote di circa 60-90 cm, con i valori più alti nelle regioni meridionali. Nell'alta Valle di Muggio si sono persino verificate alcune valanghe. Nelle regioni settentrionali del Cantone, la nevicata è invece risultata modesta." I fiocchi, nel Mendrisiotto, iniziarono a scendere a partire dalle ore 12 del giovedì, ma il picco di intensità si ebbe durante la giornata di venerdì e solo nella mattinata di sabato la neve sulle pianure si tramutò in pioviggine.
A rendere particolare la precipitazione fu in particolare modo la consistenza della neve, eccezionalmente soffice come non si vedeva dal 1960. Ciò permise, secondo le statistiche registrate dall'ente metereologico, di registrare la nevicata più abbondante degli ultimi 100 anni nel Sottoceneri, dove i disagi furono numerosi e praticamente si assistette a una paralisi del traffico durante la giornata del 27 gennaio. I disagi riguardarono anche il traffico ferroviario e svariati istituti scolastici vennero chiusi.
Le prospettive attualiDieci anni dopo, la situazione è totalmente diversa. Quello che stiamo vivendo, come ben noto, è un inverno particolarmente secco e mite e grandi cambiamenti di rotta non sono in vista: "Le possibilità di vedere della neve a breve sono vicinissime allo zero" ci conferma Fosco Spinedi, al quale abbiamo chiesto se i "nevofili" debbano ormai lasciare nel cassetto il sogno di vedersi ripetere eventi simili nei prossimi decenni: "Il clima è globalmente più caldo, ma comunque gli eventi eccezionali non possono essere esclusi, vedasi l'esempio della tempesta Blizzard a New York, tra le più forti della storia…"
A prima vista potrebbe sembrare un paradosso, ma secondo il meteorologo, "il riscaldamento globale non esclude nuovi eventi da record. Si può solo dire che saranno più rare le nevicate."
Impossibile prevedere però il futuro e allora, nell'attesa del tempo che verrà, vale la pena ricordare e rivivere l'evento con le spettacolari IMMAGINI di quei giorni.OC
I servizi del Tg di TeleTicino del gennaio 2006:
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