Ticino
Di Pietro "costretto" a lasciare Pedemontana
Di Pietro "costretto" a lasciare Pedemontana
Di Pietro "costretto" a lasciare Pedemontana
Redazione
8 anni fa
Il presidente verrà sostituito il 26 aprile con un altro ex magistrato. "Colpa di una strana legge voluta dalla Madia"

Entrato in carica nel luglio scorso per volontà del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, Antonio Di Pietro lascerà la carica di presidente dell'Autostrada Pedemonanta Lombarda già il prossimo 26 aprile. Al suo posto, stando alle voci che circolano in questi giorni, verrà nominato un altro ex magistrato.

"Mi devo dimettere entro la fine di questo mese perché una strana legge voluta dalla Madia e dal governo Renzi impedisce a chi è pensionato di lavorare per un ente pubblico, anche se lo fa gratis (come lo sto facendo io)" ha spiegato l'ex pm di Mani Pulite. "Tornerò a fare l' avvocato e il coltivatore diretto, a meno che nel frattempo, come spero, non mi capiti qualche altra esperienza lavorativa. Lavorare aiuta a vivere in tutti i sensi."

"Come piccolo agricoltore, quale io sono, non si campa" ha aggiunto Di Pietro. "Come avvocato, al 90% tutelo gratis dei disperati che non possono pagarmi. Però giusto la settimana scorsa ho fatto la mia prima arringa difensiva. Un imputato eccellentissimo."

Di Pietro, che era chiamato a rilanciare la Pedemontana, lascia quindi con un bilancio negativo, visto che non è riuscito nel suo obiettivo.

E il suo abbandono sta già suscitando diverse critiche, come quelle del sindaco di Malnate e segretario provinciale del Partito Democratico Samuele Astuti, che definisce il cambio ai vertici di Pedemontana "imbarazzante".

"Gli avvicendamenti rallentano le procedure" ha dichiarato Astuti. "Alla guida delle partecipate servono persone che abbiano competenze e capacità e che rimangano al loro posto per qualche anno. Noi sindaci del territorio siamo in attesa che le nostre comunità ricevano risposte in termini di opere di compensazione, completamento dell’opera e sostenibilità della stessa."

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