
“Ci sono datori di lavoro che assumono frontalieri con stipendi improponibili e inquietanti”. Laura Sadis non le manda di certo a dire. La direttrice del Dipartimento finanze economia ha esordito così durante la conferenza stampa sulle nuove sfide del mercato del lavoro. Il ministro ha commentato oggi l’inchiesta portata avanti dall' ufficio dell’ispettorato del lavoro sui nuovi permessi per frontalieri impiegato di commercio. Anche il direttore della divisione dell’economia Stefano Rizzi ha sottolineato la sua preoccupazione per questi dati allarmanti. Su 146 dei 415 nuovi permessi G rilasciati il 35% dei casi è al di sotto del salario minimo di riferimento di 3160 franchi previsto. E ben una novantina risultano al di sotto del 10% rispetto al salario di riferimento. Tutti gli attori devono intervenire, ha ancora dichiarato la Sadis. Tra questi ha un ruolo determinante l’ufficio per la sorveglianza del mercato del lavoro che con le misure di accompagnamento permette di mettere ordine nel sottobosco delle irregolarità. Lorenza Rossetti, responsabile dell’Ufficio per la sorveglianza del mercato del lavoro ha commentato riguardo a questa situazione: “La priorità andrà ai permessi per i frontalieri impiegati di commercio. Cercheremo di trovare delle soluzioni per risolvere la situazione”. Importanti notizie sono arrivate anche per la legge di rilancio dell’occupazione. Sergio Montorfani ha annunciato che entro la fine del 2013 è previsto uno studio scientifico sull’efficacia di 15 anni di misure, che permetterà di valutare un’eventuale revisione della legge. La reazione dell’UDC Non si è fatta attendere la reazione dell’UDC che in un comunicato stampa diramato in serata commenta: “L’effetto di sostituzione di lavoratori residenti con frontalieri, soprattutto nel settore terziario, ha raggiunto limiti mai visti e non accenna a rallentare. Sono necessarie misure immediate! A questo punto è necessaria una prova di forza, dobbiamo smettere di agevolare la concessione di permessi e bloccare le assunzioni dei frontalieri". “Lo Stato sia il primo a dare il buon esempio” si legge ancora nella nota “e accolga immediatamente la mozione UDC del 24 settembre 2012 intitolata “priorità ai disoccupati: siete o non siete dalla loro parte?”.
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