Ticino
Demolizione ex Macello, la questione giuridica
Redazione
3 anni fa
L’avvocato Gianluca Padlina spiega in cosa consisteranno le indagini del Ministero pubblico e le possibili implicazioni: “Una vicenda particolare, che ha pochi precedenti”

Dopo la denuncia effettuata ieri dai Verdi di Lugano, il Ministero pubblico ha aperto un procedimento penale sulla demolizione dell’ex Macello. Le ipotesi di reato, al momento contro ignoti, sono di violazione intenzionale, subordinatamente colposa, delle regole dell’arte edilizia e infrazione alla Legge federale sulla protezione dell’ambiente. Parallelamente sono stati predisposti gli approfondimenti per decidere se estendere il procedimento penale al reato di abuso di autorità. Per capire tutte le implicazioni del caso, i colleghi di Teleticino hanno interpellato l’avvocato Gianluca Padlina. “Il Ministero pubblico è stato investito di una denuncia penale e dovrà chiarire come sono andati i fatti, reperire indizi sulla “scena del crimine” e verificare i passi che hanno portato a questa demolizione”, spiega l’avvocato. “L’inchiesta servirà a fare chiarezza che oggi non abbiamo, né sul fronte del flusso delle decisioni, né sugli scenari sulla base dei quali la polizia ha operato. Ci saranno inoltre due ambiti: quello penale e amministrativo”.

Le indagini potrebbero anche finire in niente?
“Si, allo stato attuale è difficile ipotizzare dei reati intenzionali da parte dei componenti del Municipio. Potrebbe esserci un esito di questo tipo. Allo stato attuale è ancora presto per esprimersi a riguardo. In uno stato democratico verranno comunque esperite le verifiche del caso e tutti i soggetti si sottoporranno alle audizioni”.

Secondo lei come finirà la vicenda?
“Questa vicenda non ha molti precedenti, è abbastanza particolare. Non dobbiamo comunque sottovalutare l’incertezza nella quale la polizia e il Municipio sono chiamati ad operare. Si tratterà di ricostruire come sono andate le cose, quali erano gli scenari ipotizzati, le minacce con cui la polizia riteneva legittimamente di operare. Si tratterà di valutare la proporzionalità delle decisioni che sono state prese...”.

Si pone quindi anche la questione di proporzionalità: bisognerà verificare se la demolizione era proporzionata oppure per esempio se bastava solo sbarrare l’ex macello...
“Nel momento in cui l’autorità si trova ad operare in regime di urgenza può essere chiamata a prendere determinate scelte, che possono essere diverse. Non sono scelte semplici e a posteriori si tratterà di verificare se siano legittime o meno”.

Un’altra questione riguarda il fatto che la decisione non sia stata presa chiedendo il parere di tutti i membri del Municipio...
“Questo è più un aspetto amministrativo. Si tratterà di capire quali deleghe sono state date prima della manifestazione e come sono state esercitate”.

Per quanto riguarda l’abuso di autorità, è un reato difficile da provare...
“Si, c’è una componente soggettiva dell’utilizzo del potere che un’autorità ha. Ma vedo francamente difficile riconoscere un’intenzionalità o la volontà di perseguire interessi illegittimi. Sarà difficile imputarlo al Municipio”.

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