Il ballottaggio
Delusione PLR, Speziali: "Ragioneremo sull'azione del partito"
8 mesi fa
Il presidente del PLR ticinese Alessandro Speziali esprime le prime considerazioni sull'insoddisfacente risultato di oggi. "Farinelli era la miglior carta che potessimo giocare".

La mancata elezione di Alex Farinelli al Consiglio degli Stati rappresenta una forte delusione per il PLR. Come partito “non avremmo potuto schierare un candidato migliore, cosa che accresce ulteriormente il rammarico per l’odierno risultato emerso dalle urne”, si legge in un comunicato dei liberali. “Vogliamo comunque ringraziare di cuore Alex per l’enorme impegno messo in campo in questi mesi e i molti cittadini che gli hanno dato fiducia con il voto”. La delusione per la mancata nomina di Farinelli alla Camera alta “mitiga certamente il bilancio positivo del risultato ottenuto al Consiglio nazionale, dove il PLR è tornato a registrare un segno '+' dopo 20 anni esatti e in controtendenza rispetto a diversi altri cantoni". Come partito “siamo pronti da subito a lavorare con ancora maggiore impegno in favore del nostro Paese a tutti i livelli istituzionali, difendendo in particolare a Berna gli interessi del Ticino e dei ticinesi".

Speziali: “Alex era la miglior carta che potessimo giocare”

Come detto, riconquistare il seggio agli Stati perso quattro anni fa era uno degli obiettivi dichiarati. La delusione è inevitabile ma per il presidente liberale Alessandro Speziali “di sicuro non è mancato il sostegno. Abbiamo girato tutto il cantone e da questo punto di vista non abbiamo niente da rimproverarci”. Alex (Farinelli, ndr) “era la miglior carta che potessimo giocare, tutti vedevano in lui un obiettivo che potevamo raggiungere. Così non è stato, ragioneremo quindi evidentemente sull’azione del partito”. Per gli Stati “è anche una questione di profilo giusto nel momento storico giusto. Oggi i ticinesi hanno scelto una soluzione marcatamente profilata sul centrodestra e come ogni elezione il risultato è assolutamente legittimo. Ciò non toglie che su questo lavoreremo”.

“Non voglio abbandonare la nave”

Quando Speziali ha preso la presidenza del partito nel 2020 ha parlato di rilancio, ma se si guarda indietro. di passi avanti ne sono stati fatti pochi… “Ogni presidente quando si promette un rilancio, ci crede e vuole che avvenga il prima possibile”, afferma Speziali. “Il PLR è un partito che è in crisi a livello cantonale da una ventina d’anni, non è così facile cambiare rotta, perché riformare la struttura non è semplice, anche se è quello che stiamo facendo”. Evidentemente “è più difficile del previsto, ma l’energia c’è, le idee non mancano. Il cambio di marcia però deve essere sensibile”. Il pensiero di lasciare non sfiora il presidente liberale. “Non voglio abbandonare la nave, ma cercare di remare ancora di più con tutti. I margini di miglioramento ci sono. Anche il periodo storico non è semplice per le forze liberali, ma questa non vuole essere una scusa, bensì uno stimolo”.

“Dobbiamo essere più affamati”

Analizzando nello specifico il risultato di oggi, quella del ballottaggio “è una logica in cui i ticinesi scelgono i due profili che si vogliono a Berna. Quattro anni fa ne avevamo due opposti, molto marcati, e a distanza di quattro anni ne abbiamo ancora due molto marcati, stavolta sul centrodestra-destra”. Alex Farinelli “non è stato quel profilo che è riuscito a introdursi in questa logica. La variante trasversale che pensavamo potesse essere interessante per i ticinesi da affiancare al loro candidato preferito non ha funzionato e su questo lavoreremo”. Secondo Speziali, ci sono delle macrotendenze che è difficile capovolgere, “ma non voglio cercare scuse”. A mancare "è la fame sottoporta e penso che da questo punto di vista non solo dobbiamo evolvere nei temi, ma a livello di attitudine dobbiamo essere molto più affamati, perché questo può dare quella sensazione di cambio di marcia nel modo di porsi”. Un certo aspetto di gessatura “ce lo abbiamo ancora e su tali aspetti serve assolutamente un cambiamento”, termina Speziali.

 

 

 

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