
Il Comitato Sì alla porta d’accesso del Locarnese prende atto "con rammarico" dell’esito negativo della votazione sul Nodo intermodale alla stazione FFS di Locarno-Muralto. È quanto riferisce lo stesso Comitato attraverso un comitato odierno: "In particolare, rattrista il fatto che proprio nel Locarnese – la regione che avrebbe maggiormente beneficiato del progetto – non si sia riusciti a raccogliere un consenso sufficiente. Purtroppo ha avuto il soppravento il disinteresse – poco più del 30% di partecipazione - e un forte immobilismo e attaccamento allo status quo".
"La questione rimane centrale per il nostro territorio"
Nonostante il risultato, il Comitato si dice convinto "che la questione dell’accessibilità del nostro territorio e della qualità della mobilità sia centrale per il futuro della regione. Resta inoltre l’urgenza di soluzioni concrete per migliorare gli scambi tra treno, bus, bicicletta e mobilità pedonale, in una prospettiva sicura, funzionale e sostenibile".
"Non ci sono piani B realizzabili subito"
Il risultato di oggi "non deve essere letto come un no alla mobilità sostenibile, ma come un’espressione di preoccupazioni che vanno comprese e ascoltate. Ora ci troviamo nuovamente ai piedi della scala e trovare un’altra soluzione sarà difficile e richiederà molto tempo. Infatti a differenza di quanto prospettato dai referendisti non ci sono piani B realizzabili subito. Invitiamo quindi tutte le parti coinvolte – istituzioni, popolazione e associazioni – a riprendere nuovamente il dialogo per individuare soluzioni credibili e condivise. Il Comitato da parte sua continuerà ad impegnarsi per un Locarnese più connesso, accessibile e attrattivo", conclude la nota.