
Il Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport è nel caos. Parola del granconsigliere dell'Udc Alain Bühler, che ha presentato un'interpellanza firmata anche da Alessandro Cedraschi (Plr). Il riferimento va alla decisione del Municipio di Tresa (retto dal presidente dell'Udc cantonale, Piero Marchesi) di chiudere le scuole elementari di Sessa. Una scelta, commenta Bühler, inizialmente approvata dal Decs ma poi rivista da servizi dello stesso Decs, che pochi giorni dopo ha chiesto al Consiglio di Stato di ripristinare l'effetto sospensivo sulla decisione.
"Inammissibile ingerenza"
Secondo il parlamentare democentrista, "questo comportamento sconcerta per almeno tre motivi". Anzitutto, "rivela un grave caos interno al Decs, dove i medesimi servizi si contraddicono a pochi giorni di distanza, generando insicurezza giuridica e amministrativa". Inoltre, "costituisce un'inammissibile ingerenza politica da parte di strutture amministrative che dovrebbero limitarsi all'applicazione della legge, senza esprimere valutazioni di opportunità politica" e "compromette l’autonomia decisionale dei Comuni e crea pericolosi precedenti che possono minare l’assetto delle competenze sancito dal diritto scolastico cantonale".
Le domande
Bühler pone otto domande al governo cantonale, che vertono sulla dinamica delle decisioni prese all'interno del Decs e sulla loro opportunità. Tra queste, Alain Bühler chiede se il Consiglio di Stato sia "consapevole del caos interno al Decs, evidenziato dal fatto che gli stessi servizi che hanno approvato l'ordinamento scolastico di Tresa pochi giorni dopo auspicano – senza base legale – la restituzione dell’effetto sospensivo". Inoltre, "il Consiglio di Stato non ritiene che questo comportamento rischi di creare un precedente gravissimo, che mina l’immediata esecutività delle decisioni municipali prevista dalla legge e, più in generale, l’affidabilità delle istituzioni?". Quale ultima domanda, Bühler invoca delle sanzioni: "[Il Governo, ndr] intende prendere dei provvedimenti sanzionatori verso il capo sezione delle scuole comunali e l’ispettore del luganese per essersi prestati manifestamente a valutazioni e proposte di natura politica che non gli competono?".