
La data segnata sul calendario dell’amministrato delegato Marco Ambrosini è quella del 21 novembre, quando il tribunale fallimentare di Como informerà che i creditori del Casinò di Campione hanno accolto la proposta di concordato presentata dalla società.
Detto altrimenti, le possibilità di un secondo fallimento della casa da gioco sono lontane, lontanissime. Ora si parla di sistemare la situazione debitoria, con i risultati raggiunti finora dall’azienda che sono superiori agli obiettivi fissati dalla corte comasca.
"Fiducia suffragata dai numeri"
“Sono molto fiducioso – ha affermato Ambrosini - non si tratta solo di un auspicio ma è una convinzione suffragata da numeri che sono incoraggianti”.
Il piano concordatario, fissa degli obiettivi per cinque anni, affinché la casa da gioco possa restare a galla e al contempo saldare i suoi debiti verso i creditori, per una cifra che si aggira attorno ai 90 milioni. Il piano prevede una via prioritaria per gli ex dipendenti non reintegrati nei 174 che a gennaio sono tornati nelle sale del Casinò, seguiranno gli altri creditori, con obiettivi progressivamente più alti nei cinque anni.
Le proiezioni sono quelle di una crescita non solo nell’ambito dell’offerta di gioco, ma anche nel settore della ristorazione, del commercio e degli eventi. In quest'ultimo caso, il grande banco di prova saranno i festeggiamenti per il Capodanno.