
Guai all’orizzonte per Lino Iemi, patron e fondatore della Policentro, il gruppo italiano intenzionato a realizzare città-mercato a Castione? Forse no.Ma facciamo un passo alla volta. L’ingegnere, come riportato stamane dalla Regione Ticino, dovrà comparire davanti al Collegio della prima sezione penale del Tribunale di Cagliari il prossimo 16 maggio, per rispondere all’accusa di concorso in abuso d’ufficio. Con lui a processo altre 5 persone tra le quali Aldo Pili, sindaco di Sestu, comune sardo dove il gruppo di Iemi ha realizzato nel 2006 La Corte del Sole, quartiere dello shopping simile a quello che dovrebbe diventare città-mercato.
Il sospetto degli inquirenti è che l’apertura del super centro commerciale, che conta oltre 60 negozi, sia stata facilitata da numerose irregolarità. A far scattare l’inchiesta è stata infatti la mancata revoca di licenze edilizie ed autorizzazioni commerciali che il Comune aveva concesso alla Policentro nonostante la Regione Sardegna avesse più volte dichiarato la loro irregolarità.
Il reato di abuso d’ufficio si profilerebbe quindi perché Iemi ha rilasciato licenze ed autorizzazioni commerciali per i negozi all’interno della Corte del Sole come se si trattasse di esercizi commerciali distinti tra loro, invece che parti di un unico centro commerciale. Il sindaco inoltre, è accusato di falso ideologico in atti pubblici perché ha sostenuto di fronte alla Regione come nella Corte del Sole tutti gli esercizi della lottizzazione fossero di fatto autonomi, affacciandosi sulla pubblica via e non avendo spazi di servizio gestiti unitamente. In parole povere che non si trattasse di un vero e proprio centro commerciale.
Città-mercato, con i suoi 40mila metri quadrati di superficie, è un progetto simile anche per i contenuti: accanto a negozi, grandi magazzini e ristoranti, sono previsti infatti spazi di intrattenimento.De Dea: "Mai messo in dubbio la serietà professionale di Lino Iemi"Nel pomeriggio ha poi preso la parola Renza De Dea, amministratrice unica della Bellarca SA, la società promotrice del progetto. "Il Gruppo Policentro - ha precisato De Dea - ha già informato da tempo i sottoscritti promotori dell’esistenza di un’inchiesta iniziata nel lontano 2006 in merito al rilascio dell’autorizzazione d’apertura del centro commerciale Cittadella della Moda a Sestu. Tale inchiesta era stata avviata su denuncia (peraltro con motivazioni false) dell’allora presidente della Regione Soru che si voleva opporre all’apertura del Centro due settimane prima dell’inaugurazione ufficiale". E ancora: "Successivamente – circa 1 anno e mezzo dopo - la Regione Sardegna stessa, con ancora in carica Soru, dopo aver esperito le verifiche del caso, ha smentito le accuse archiviando la pratica". "Su richiesta di Policentro del 7 giugno 2010 - aggiunge De Dea - la Regione autonoma della Sardegna ha confermato che non è stato attivato e che non intende attivare alcun procedimento, in quanto, sulla base della relazione istruttoria, non sussistono i presupposti di legge. In sintesi la Regione Sardegna riafferma e ribadisce che è tutto regolare (vedi allegato). Rimane tuttora attivo il procedimento della Magistratura, iniziato nel 2006, e si stima – considerando i tempi della Magistratura Italiana – che saranno necessari ulteriori 5 anni per la sentenza definitiva che non potrà che finire con l’assoluzione di tutti gli indagati, in quanto il fatto non sussiste". I promotori ticinesi non hanno "mai messo in dubbio la serietà professionale di Lino Iemi e del Gruppo Policentro, conosciuti a livello europeo come partners affidabili per la progettazione e la gestione di centri polifunzionali, attivi da oltre 30 anni e che vantano tra i loro clienti gruppi commerciali importanti a livello europeo quali Altarea, Gruppo Moretti, Sociét
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