L'intervista
Daniele Piccaluga: "No, non sarò il braccio di Norman Gobbi"
Immagine Ticinonews
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Redazione
5 mesi fa
Il neo coordinatore della Lega dei ticinesi Daniele Piccaluga risponde alle domande di Ticinonews su diversi temi, come il rapporto con Norman Gobbi e l'Udc o quello con "Il Mattino della Domenica".

A larghissima maggioranza, domenica l'assemblea della Lega dei ticinesi ha nominato Daniele Piccaluga suo nuovo coordinatore, prendendo il posto di Norman Gobbi. Il granconsigliere e vicesindaco di Monteceneri questa sera ha concesso un'intervista a Ticinonews. Potete visionare la versione integrale nel video sottostante.

Quanto tempo ci ha dovuto pensare prima di accettare questa proposta? O lei stesso si è messo a disposizione?
Dopo una discussione avuta all'interno del coordinamento, dove non sono assolutamente volati gli stracci come qualcuno ha affermato, si è arrivati alla conclusione di proporre me. Ammetto che quella notte non ho dormito molto perché la responsabilità di un movimento come la Lega dei ticinesi si sente, ma se la scelta è caduta su di me mi auguro che chi mi ha proposto e che ieri mi ha dato il suo benestare sia convinto della scelta.

Per alcuni osservatori politici, non teneri nei suoi confronti in questi giorni, lei sarà il braccio di Norman Gobbi. Che cosa replica?
Io non sarò il braccio di nessuno: sono il nuovo coordinatore votato in assemblea ieri. Gobbi è un consigliere di Stato della Lega dei ticinesi e un amico con il quale condivido passioni anche al di fuori dalla politica, ma non sarò di sicuro il suo braccio: sarò il coordinatore di tutta la Lega dei ticinesi.

Domenica "Il Mattino", parlando della sua designazione a coordinatore, affermava di essere "pronto a dare il proprio sostegno, ma senza cambiali in bianco". Sembra esserci un po' di titubanza da parte del giornale.
"Il Mattino" parlava infatti di "cambiali in bianco". Come ho detto domenica, anche io metterei alla prova qualcuno prima di dargli una cambiale in bianco. È una sfida che quindi accetto: fa parte del gioco e starà a me convincere "Il Mattino" che presto potrà firmare questa cambiale.

C'è un tema su tutti che le sta a cuore in questo momento?
Direi i radar.

Ma quello è un tema di competenza di un vostro consigliere di Stato.
Ma io non lo sono, quindi non sarò così tenero verso i radar. È qualcosa che mi dà molto fastidio e non solo a me. Ci vogliono sicuramente e la prevenzione fa bene, ma forse bisogna pensare di diminuirne almeno un po'.

Ha già discusso con Gobbi di questo?
Sì e lo farò anche in modo più acceso se dovesse essere necessario. Non mi tirerò indietro dalla critica dei nostri consiglieri di Stato se ciò dovesse essere necessario.

Come fare per smarcarsi dall'Udc? In che cosa volete essere diversi?
La Lega è già diversa dall'Udc per la sua anima sociale e la votazione sulla 13esima Avs lo dimostra. Abbiamo delle tematiche dove siamo spostati un po' più verso sinistra rispetto all'Udc, che invece è un partito solo di destra. È questa la differenza importante tra il nostro movimento e l'Udc. Non però per questo non abbiamo mai collaborato, anzi: saremo pronti a farlo anche in futuro, perché è inevitabile che alcuni temi siano importanti per entrambi.

L'obiettivo è quindi mantenere la vostra collaborazione? All'interno della Lega c'è qualcuno che non vede particolarmente di buon occhio quest'alleanza.
Da parte mia ci sarà la porta aperta con chiunque voglia dialogare con noi, ma noi non snatureremo i nostri principi leghisti. Se sarà l'Udc, saremo ben contenti di lavorare con loro, come fatto finora, ma potremo anche lavorare con altri per altre questioni particolari.

E cosa risponde a chi dice che per tanto così la Lega potrebbe tranquillamente fondersi con l'Udc? 
Ribadisco che abbiamo delle determinate tematiche sulle quali siamo molto più sociali di loro. Per ora quindi noi rimaniamo la Lega dei ticinesi e loro l'Udc.