Terremoto
Dalla Svizzera 80 volontari: “La situazione è molto difficile”
Redazione
un anno fa
In seguito al sisma verificatosi ieri, la Confederazione ha inviato una squadra di soccorso nel sud della Turchia. Stefano Villa, istruttore dell'Esercito: "Appena giunti sul posto, i volontari cominceranno le operazioni di ricerca”.

Le tremende scosse di terremoto che hanno colpito ieri Turchia e Siria non hanno lasciato indifferente il mondo. Numerosi Paesi si sono mossi per dare il proprio contributo e inviare aiuti nelle regioni colpite dal sisma. Tra questi anche la Svizzera, che ha inviato una squadra di soccorso composta da circa 80 persone e otto cani da ricerca nella zona di Gaziantep, nel Sud della Turchia, in risposta a una richiesta di assistenza da parte delle autorità locali. Del gruppo farà parte anche personale specializzato dell’Aiuto militare in caso di catastrofe dell’Esercito svizzero. La Confederazione sta inoltre cercando di capire di quali aiuti abbiano più bisogno le persone colpite in Siria.

La composizione della squadra

La catena svizzera di salvataggio è composta da persone volontarie, formate nella ricerca e nel salvataggio tra le macerie e che “possiedono specializzazioni diverse”, spiega a Ticinonews Stefano Villa, istruttore dell'esercito nella ricerca e nel salvataggio. Oltre ai soccorritori “troviamo specialisti del management, del supporto, della medicina e della telecomunicazione, tutti necessari per svolgere sul posto il lavoro richiesto”.

"Le operazioni di ricerca inizieranno immediatamente"

L’autonomia della catena svizzera di salvataggio è di dieci giorni. “Parliamo di un’autonomia quasi totale, perché vengono trasportati anche cibo, bevande e tende, così da poter pesare il meno possibile sulle autorità locali”, prosegue Villa. Concretamente, giunti sul posto, “ci sarà un dispositivo internazionale di coordinamento che accompagnerà i teams sui settori dove verranno poi impiegati”. Una volta arrivati nelle zone interessate, i soccorritori si installeranno “e cominceranno immediatamente le operazioni di ricerca e di salvataggio sui siti assegnati dalle autorità locali e dal coordinamento internazionale”.

“Situazione molto difficile”

Ogni terremoto comporta situazioni diverse. In merito a quello verificatosi ieri, “per come vedo io da qui, la grandezza dell’evento è enorme, a giudicare dalle immagini, dalle informazioni ufficiali e dalla quantità di teams internazionali che sono già sul posto”. Si parla di migliaia di persone provenienti dall’estero, “senza contare quelle già in loco”. Sicuramente “una situazione molto difficile e una grossa sfida per le autorità locali e internazionali per la coordinazione, vista anche la portata dell’evento, la continuità delle scosse di assestamento e, non da ultimo, il fatto che il terremoto abbia colpito non solo la Turchia ma anche la Siria, una regione già abbastanza ‘sensibile’ a livello politico e sociale”, conclude Villa.

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