
In un corposo documento da 419 pagine Excel, il Cantone ha esposto le spese avute nel 2022 che non sono passate da un concorso pubblico. Come fatto dai colleghi de La Domenica nella loro ultima edizione, siamo andati a spulciare il resoconto delle commesse pubbliche aggiudicate su invito o incarico diretto superiori ai 5'000 franchi. Una lettura che offre spunti curiosi per inquadrare le molteplici attività che vengono svolte da un sistema complesso come il Cantone.
Da 4,5 milioni a 791 franchi
Nell'elenco sono riportate centinaia e centinaia di voci che vanno dai 4,5 milioni di franchi per la progettazione della nuova sede del Liceo di Mendrisio (ma in questo caso si era passati in precedenza da un concorso) ai 791 franchi per l’ampliamento della spesa di alloggio degli studenti delle Scuole medie di Ambrì al Centro sportivo di Tenero.
L'edilizia la fa da padrone
Fra questi due estremi, la parte più importante del documento, sia in termini di costi che di numero di voci di spesa, riguarda interventi edili più o meno urgenti. "Stiracchiando" il concetto, potrebbero rientrare in questa categoria anche i quasi 230'000 franchi destinati a rimuovere i graffiti dalle aree di sosta e i graffiti offensivi sui tratti aperti della A2. Di quelli "non offensivi" non conosciamo il destino.
Gli audit
I bilanci di ogni genere ci forniscono anche l’occasione per ripercorrere i grandi temi di attualità che hanno segnato il 2022. In ambito politico-giudiziario, non si possono dimenticare i due audit di cui si è parlato a lungo anche in questi primi mesi del 2023: quello sull’ex funzionario del DSS è costato 265'000 franchi. Per quello sulle molestie all’interno di Unitas sono stati spesi 76'500 franchi.
Il costo delle crisi internazionali
Ci sono poi eventi internazionali che sono piombati nel nostro quotidiano. A questo proposito, vale la pena citare i 360'000 franchi che il Cantone ha versato a Chiasso per l’accoglienza dei profughi afghani alla Perfetta di Arzo. Oltre 100'000 franchi, suddivisi quasi fra Migros e Coop, sono invece stati spesi per l’acquisto di beni di prima necessità per gli esuli ucraini, mentre per arredare gli alloggi temporanei il Cantone ha comprato mobilio per circa 450'000 franchi, poco meno della metà in un maxi-comanda IKEA da 200'000 franchi.
Oneri e onori
Per il nostro Cantone non è stato uno scherzo neppure organizzare l’evento di inizio luglio sulla ricostruzione dell’Ucraina. I rinforzi alla Polizia cantonale provenienti dai corpi di Turgovia, Vallese, Neuchâtel, Argovia, Obvaldo e Sciaffusa sono costati 111'000 franchi. Sempre in ottica sicurezza, poco meno di mezzo milione di franchi è stato speso per il noleggio di sistemi antidroni. Il conto della cena ufficiale è stato di 7'413 franchi. Fra gli eventi che hanno segnato il 2022 ci sono pure stati i festeggiamenti in onore di Ignazio Cassis, lo scorso anno presidente della Confederazione. Il catering del viaggio in treno da Berna a Lugano per celebrare il presidente ticinese è costato 18'000 franchi, mentre il banchetto al Padiglione Conza 58'800.
Oro blu caro come l'oro
Nel 2022 si è parlato lungamente di risorse: acqua ed energia. Cominciamo dall’oro blu: il trasporto eccezionale al Vivaio di Lattecaldo, nella bollente estate passata, è costato 19'000 franchi. Sfiora invece gli 1,8 milioni la fattura dell’olio combustibile per scaldare gli edifici dell’amministrazione cantonale.
Spendere per raccogliere
Tante voci di spesa coperte in parte delle imposte di persone fisiche e giuridiche. Se vale l’adagio che per fare soldi bisogna spendere soldi, la stampa dei moduli e della busta per le dichiarazioni fiscali ha portato a un totale di 180'000 franchi.
Note musicali, note di spesa
Tutti questi numeri potrebbero essere calcolati con le calcolatrici acquistate per le Scuole medie: la fattura per questi oggetti è di 43'000 franchi. Per comprare i flauti dolci il Cantone ha invece investito 6'000 franchi.
Dulcis in fundo
Chiudiamo in dolcezza con gli 8'100 franchi in tavolette di cioccolata quali premio per una caccia al tesoro, che fanno il paio con altri 5'000 franchi spesi in dolciumi, destinati sempre ai più piccoli.