
Aria di cambiamenti in vista per il carnevale Rabadan. Dalla prossima edizione ci sarà una nuova Corte, quindi un nuovo Re, una nuova Regina e delle nuove Damigelle. Una scelta, viene spiegato in una nota, "presa con convinzione e nel segno della continuità". Il rinnovo della Corte "arriva dopo anni in cui anche il Comitato organizzatore ha vissuto un profondo ricambio generazionale, accogliendo nuove competenze e sensibilità". I dettagli sulla nuova Corte regnante verranno svelati all’apertura della 163ª edizione, che andrà in scena giovedì 12 febbraio 2026.
"Si cambia per crescere"
Come previsto dallo Statuo, "la nomina di Sua Maestà avviene di anno in anno ad opera del Comitato. In questo quadro, la decisione di avviare una nuova fase si inserisce nel naturale ciclo di rinnovamento che accompagna da sempre la storia dell’evento". Il passaggio di consegne, viene specificato, "non significa 'lasciare indietro', ma valorizzare ciò che è stato per costruire il futuro. Ogni nuova Corte porta con sé nuove idee, nuovi linguaggi, nuove connessioni con il territorio e con il pubblico. Non si cambia per cambiare, ma per crescere".
I ringraziamenti a Re e Regina
Non manca un pensiero ha accompagnato il Comitato per oltre un decennio. "Un grazie di cuore a Re Renato Dotta, alla Regina Elisa Ghelmini-Brenna e alle Damigelle: la loro dedizione, il loro calore umano e la loro instancabile energia hanno fatto la storia recente del Rabadan. Hanno rappresentato con onore e autenticità lo spirito della festa, conquistando il cuore di migliaia di persone. Il loro contributo non sarà dimenticato, anzi: resteranno sempre parte della nostra grande famiglia".