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Dal 1° luglio è cambiato l'esame di guida
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Redazione
2 giorni fa
Matthias Russo, maestro conducente, ci spiega cosa viene chiesto a chi intende ottenere la patente di guida: "Sanno verificate le capacità nella gestione dei dispositivi di sicurezza più tecnologici".

Dal primo luglio sono cambiate alcune regole per ottenere la patente. Durante gli esami teorico e pratico i candidati devono infatti mostrare le loro conoscenze anche sui sistemi di assistenza e di automazione. Ma che cosa si intende? Mathias Russo, maestro conducente dell'Autoscuola Freedom, ci illustra maggiori dettagli su questa novità. “Oltre che analizzare in senso stretto la guida dei giovani conducenti, l’esaminatore vorrà anche verificare le capacità nella gestione di dispositivi di sicurezza più tecnologici, come ADAS (si chiamano anche SAG)”.

Attivare e disattivare le funzioni in movimento

Sono dispositivi di assistenza alla guida che aiutano il conducente in diverse situazioni, per esempio nel mantenere una posizione sicura del veicolo rispetto al limite della corsia, della strada o del veicolo che lo precede. Russo fa alcuni esempi. “Partiamo dal più semplice al complicato: l’allievo conducente deve saper gestire la ventilazione, quindi saper sbrinare il lunotto posteriore e quello anteriore, usare il sistema di luci, gli anabbaglianti, i fendinebbia ecc. In aggiunta ci sono i sistemi di assistenza alla guida, come il cruise control (noto anche come tempomat), che è un sistema elettronico che permette la regolazione automatica della velocità di un'autovettura. C’è poi il front assist, che aiuta a prevenire o mitigare le collisioni frontali. Su richiesta quindi, l’allievo conducente dovrà saper attivare o disattivare queste funzioni. Sarà più impegnativo perché dovrà riuscire a farlo anche in movimento. Le cose, dunque, si complicano per l'allievo”.

Alcune cose nuove, altre no

Dagli anni ’90 le cose sono dunque cambiate per chi intende ottenere la patente, con il cerchio delle competenze che si allarga. Ma dura anche di più l’esame? “Dura circa un’oretta”, risponde Russo. Ma certe cose non cambiano. Gli allievi devono comunque saper fare una frenata d’emergenza, eseguire i laterali e guidare in ogni tipo di strada, dalla cantonale all’autostrada. Anche i doppi comandi sull’auto del maestro ci sono ancora, anche se i sistemi di assistenza possono variare da un veicolo all’altro.

Conoscere il veicolo che si guida

I sistemi di assistenza possono infatti funzionare in maniera diversa da un veicolo all’altro. Bisogna quindi chiamare il maestro prima di fare l’esame o fare delle prove pratiche? “Ogni veicolo è differente, quindi bisogna guardare il manuale di istruzioni", spiega Russo. "Il maestro di guida può dare una mano, facciamo scuola guida con i nostri veicoli e all'esame portiamo gli allievi con le vetture che già conoscono. Se poi una persona decide di andare in privato, deve conoscere tutti i sistemi che ha sul veicolo”.

Un po’ di emozione per le novità

Sono passati pochi giorni da quando sono state introdotte le novità. Ma stando ai primi allievi che hanno affrontato il pratico, non ci sono stati particolari problemi. “Si sono trovati bene perché sapevano a cosa andassero incontro. C’era un po’ di emozione e tensione perché quando c’è una novità, si va in panico un po’ di più. Ma se si è ben preparati non c’è motivo di preoccuparsi. Non è comunque un esame più difficile, ma si è più consapevoli sui dispositivi di assistenza alla guida”.