Ticino
Dadò torna sul caso Hospita: "Il rapporto? Si è scavato in fatti privati di cittadini ignari"
Redazione
3 giorni fa
Il presidente del Centro critica le modalità adottate dalla Lega. "Il documento è stato consegnato ai vertici del movimento, persone senza nessun titolo specifico".

Fiorenzo Dadò è tornato sul cosiddetto “caso Hospita”. A finire nel mirino del presidente del Centro i vertici della Lega dei Ticinesi e il rapporto commissionato da questi ultimi all’avvocato Enea Petrini. “L’avvocato Petrini sarebbe andato a rovistare in un ufficio di una ditta che nulla ha a che fare con l’ente pubblico e la politica, scavando in fatti privati di cittadini ignari, per poi mettere tutto nero su bianco in un rapporto consegnato ai vertici del movimento, persone senza nessun titolo specifico”, scrive Dadò in un editoriale pubblicato su Popolo e Libertà. Il centrista ricorda anche che Petrini è stato nominato nel CdA di BancaStato su suggerimento dei “ministri” leghisti.  “Ed è proprio con BancaStato che le società oggetto dell’inchiesta detengono le loro relazioni di interesse”. Tuttavia "per i vertici della Lega questo palese conflitto e l’ovvia parzialità sembrerebbero fatti marginali".

Niente ricusa della pp

Emergono intanto nuovi sviluppi anche per quanto concerne la questione giudiziaria. Il Tribunale federale – stando a quanto riferisce il Corriere del Ticino – ha infatti respinto la richiesta di ricusa nei confronti della procuratrice pubblica Chiara Borelli richiesta da Eolo Alberti.