La reazione
Dadò risponde alla Lega: "Così si cerca di intimidire i deputati"
©Chiara Zocchetti
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Redazione
un mese fa
Nella presa di posizione della Lega dei Ticinesi sulla decisione del Consiglio di Stato (CdS) di reintegrare Norman Gobbi alla guida politica della Polizia, il Movimento di via Monte Boglia ha chiamato in causa anche Fiorenzo Dadò, affermando che "non è mai esistito un 'caso Gobbi', ma esiste un 'caso Dadò'". Ne abbiamo parlato con il diretto interessato.

Da oggi Norman Gobbi è nuovamente responsabile politico della Polizia cantonale. Una notizia "accolta con soddisfazione" dalla Lega dei Ticinesi che ha voluto sottolineare come "non ci sia mai stato un 'caso Gobbi', semmai esiste un 'caso Dadò' e un "caso MpS'. Il riferimento del movimento di via Monte Boglia è agli atti parlamentari presentati dei deputati Fiorenzo Dadò (Centro), Matteo Pronzini e Giuseppe Sergi (MpS) volti a far chiarezza sull'incidente che ha visto coinvolto il consigliere di Stato leventinese nell'autunno dello scorso anno. Lo stesso deputato centrista, raggiunto da Ticinonews per rispondere a quando affermato dalla Lega, ha spiegato come "non esiste nessun caso Dadò". Anzi, "qui si cerca di intimidire dei deputati e dei politici con dei comunicati stampa fuori da ogni misura. In pratica, la colpa dovrebbe essere di chi solleva il coperchio del pentolone e non da chi ha cucinato la brodaglia. Ci troviamo di fronte a un grosso e pesante danno di immagine delle istituzioni, della polizia e di tutti i cittadini onesti", ha aggiunto il centrista.

"Ci sono questioni che andranno chiarite"

Per Dadò "i fatti parlano da soli. C'è talmente tanta panna montata che prossimamente ci sarà un processo a due poliziotti che sono accusati di aver favorito il consigliere di Stato Norman Gobbi", ha aggiunto. Il riferimento è ai due agenti in servizio la notte dell'incidente -  il sottoufficiale superiore di Gendarmeria di picchetto e il capogruppo operativo quella sera -  nei confronti dei quali è stato emanato un atto d'accusa davanti alla Pretura penale per l'ipotesi di reato di favoreggiamento. Per il capogruppo, ricordiamo, l'ipotesi di reato prospettata è in via principale nella forma della correità, subordinatamente in quella della complicità. "Ci sono ancora molte domande senza una risposta", ha concluso il deputato, "basta vedere quello che ha risposto il Consiglio di Stato in merito alla questione dei test alcolemici. Le risposte non collimano con quanto emerso dall'inchiesta, quindi o qualcuno ha detto delle bugie o ci sono questioni che andranno chiarire. Bisogna anche capire come mai l'esecutivo cantonale si è trovato a dover rispondere cose non vere".