
Da lunedì prossimo i principali negozi del Cantone apriranno alle 7 del mattino. Una scelta dettata dallo stop delle aperture straordinarie e la chiusura alle 19.00 decise a livello federale. Teleticino ha sentito i portavoci di Migros e Coop per capire quali sono i principali cambiamenti.
Migros e Coop vogliono evitare assembramenti
“Visto che sono state negate le aperture delle domeniche, per evitare assembramenti o flussi troppo importanti della clientela, abbiamo deciso di anticipare l’apertura” spiega Luca Corti, portavoce di Migros Ticino. L’apertura toccherà tutti supermercati, ad eccezione del centro shopping Serfontana e la filiale al Centro Grancia, dove i negozi seguiranno l’apertura standard del centro commerciale. “L’obiettivo è quello di distribuire la frequenza dei clienti in modo ancora più uniforme durante il giorno” spiega dal canto suo la portavoce di Coop Francesca De Stefani. “Per farlo abbiamo bisogno della collaborazione della nostra clientela, alla quale suggeriamo, se possibile, di sfruttare tutta la giornata per fare gli acquisti, in particolare negli orari meno affollati (al mattino), così come recarsi solo un giorno alla settimana per fare la spesa al posto di tante. E magari solo una persona per nucleo famigliare”. Per quanto riguarda i dipendenti, i piani di lavoro “saranno adattati al nuovo orario di apertura, i turni varieranno quindi di conseguenza. La nuova apertura è pensata proprio per alleviare la pressione sui negozi”, precisa De Stefani.
Scettico il sindacato UNIA
A dirsi scettico sull’efficacia di queste aperture anticipate è il sindacato UNIA, che da tempo chiedeva la reintroduzione dell’entrata scaglionata nei negozi. Ma teme anche maggiori sacrifici per il personale. “Siamo al contempo sorpresi e delusi per queste decisioni”, spiega il segretario regionale Giangiorgio Garganitni. “La misura non ci sembra molto utile per evitare raggruppamenti. Per evitarli bisogna reintrodurre quanto si faceva a marzo e aprile, ovvero controlli all’entrata, con sistemi di semaforo o di contingentamento controllati. Chiedevamo da due mesi che questo venisse fatto in maniera sistematica”. Aprire prima significa inoltre che anche i dipendenti attaccano prima a lavorare. “Si pone il problema della copertura dei negozi, della pause, degli orari e dei tempi di riposo. Tutto questo deve essere garantito. Ci vorrà una modifica dei piani di lavoro e una considerazione della legge che, con l’urgenza che è stata presa, sarà difficile da avere e controllare in maniera sistematica”. Proprio ieri, ricordiamo, il Consigilio federale ha deciso di ridurre la capienza dei negozi allo scopo di ridurre ulteriormente gli assembramenti. Il numero massimo di clienti dipenderà dalla superficie di vendita liberamente accessibile. La misura entrerà in vigore da martedì.
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