
L'iniziativa «Per cure sociosanitarie e prestazioni socioeducative di qualità» è stata respinta dal 55.52% dei votanti. C'è delusione in casa VPOD, con il sindacato che aveva promosso l’iniziativa dopo la pandemia di COVID.
«Volevamo dare una risposta concreta al disagio diffuso nel settore sociosanitario e nel settore socioeducativo, confrontati sempre più a tagli finanziari da parte del Cantone», si legge nella presa di posizione mandata alle redazioni. «Si trattava di una legge quadro cantonale, elaborata grazie alla collaborazione del compianto avv. John Noseda. Una legge composta da soli nove articoli, che sarebbe stata in grado di orientare le varie leggi in vigore nell’ambito sociosanitario e socioeducativo. Malgrado gli applausi e le promesse fatte al personale sociosanitario/socioeducativo durante la pandemia, le autorità federali e cantonali hanno fatto pochissimo per affrontare i problemi dello stress, del carico di lavoro, del burn out e dell’abbandono professionale precoce nel settore. L’iniziativa popolare avrebbe colmato questa lacuna nel nostro cantone e nel contempo avrebbe rafforzato i diritti dei pazienti/utenti».
Dopo il risultato negativo odierno, conclude il VPOD, i problemi rimangono sul tappeto in questo importante e delicato settore. «Per questo vigileremo e ci batteremo affinché: 1. il Governo e il Parlamento non procedano ad ulteriori tagli nel finanziamento del settore; 2. le autorità migliorino le condizioni del personale e dei pazienti/utenti con misure puntuali, come hanno indicato nel dibattito avvenuto sull’iniziativa popolare».