
Rivalutare il rapporto che c’è fra cultura e scienza, cercando di capire se il confine fra i due mondi è davvero impermeabile come finora considerato. È questo uno dei temi principali che tratterà la terza edizione di “Sconfinare Festival”, in programma in Piazza del Sole dal 30 settembre al 2 ottobre 2022. Giorni durante i quali si cercherà di dare risposte a domande quali “che cos’hanno in comune lo studio di una cellula vivente, osservata al microscopio, e l’analisi delle peripezie vissute dal protagonista di un romanzo?”
Successo degli scorsi anni
Il successo riscontrato nelle precedenti edizioni trova conferma nei numeri degli spettatori: lo scorso autunno sono stati quasi 2mila gli spettatori che si sono recati nel capoluogo ticinese per assistere ai 15 eventi proposti nel corso dell’edizione 2021, senza contare i 700 fruitori connessi durante i live streaming. Sconfinare Festival è quindi pronto per tornare in scena in Piazza del Sole con un programma ancora più stimolante.
Edizione 2022
Durante il week end 30 settembre – 2 ottobre, la tensostruttura trasparente, ormai simbolo del Festival, si animerà di nuove voci per una tre giorni all’insegna dello “sconfinamento”. Sono 13 gli appuntamenti in programma e combineranno, come da tradizione, nomi di spicco della scena culturale internazionale a persone legate al nostro territorio. Il tutto per dare vita ad un programma destinato a coinvolgere tutte le fasce d’età. Gli ospiti saranno chiamati a riflettere attorno al tema del confine che separa cultura e scienza e delle rispettive forme di sconfinamento.
Domande riflessive
Nel corso del festival si porranno domande relative al limite che divide la cultura umanistica dalla cultura scientifica. “Dove si situa il limite che divide la cultura umanistica – in cui la nostra società oggi ancora in larga parte si riconosce – dalla cultura scientifica, spesso sinonimo di progresso,
sicurezza, futuro?” ma anche “Come si pone l’essere umano, con la sua sete di conoscenza e la sua costante ricerca della bellezza, di fronte a queste due discipline, in un’epoca in cui i confini si fanno più permeabili e le contaminazioni più frequenti?”.
Collaborazioni
Al fine di affrontare al meglio queste tematiche, quest’anno il Festival culturale della Turrita godrà di una ricca rete di collaborazioni culturali e scientifiche. Prima fra tutte, la collaborazione con il collettivo di enti (IRB, L’Ideatorio, Fondazione Sasso Corbaro, OTR Bellinzona & Valli), ideatore della mostra “Le molte facce del contagio” (Castelgrande dal 9 aprile al 6 novembre 2022), rispetto alla quale il Festival vuole porsi come un’ideale occasione di approfondimento. Importante anche la collaborazione con altri partner culturali.
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