Ticino
Amianto alle Officine: 80 chiamate
Foto CdT/Reguzzi
Foto CdT/Reguzzi
Filippo Suessli
4 anni fa
Dopo tre mesi di attività, l’hotline dedicata all’amianto alle Officine di Bellinzona ha terminato il suo lavoro: “Buon riscontro”

Sono 80 le persone che hanno chiamato l’hotline dedicata alle malattie legate all’amianto emerse tra i collaboratori delle Officine di Bellinzona. In tre mesi di attività, la linea dedicata ha chiuso i battenti a metà giugno, a volerla era stato il gruppo di lavoro composto da rappresentanti della Suva, delle FFS, dei sindacati SEV, UNIA e Transfair, della Commissione del Personale FFS (CoPe) e della Lega Polmonare.

In una nota delle Ffs, il riscontro dell’hotline è definito buono, tanto che i dati e le informazioni raccolte sono importanti. A poter chiamare il numero dal 16 marzo erano gli ex collaboratori delle Officine, i parenti e i collaboratori esterni: lo hanno fatto in 80. Ora il gruppo di lavoro analizzerà i casi emersi, lo farà in forma anonima per garantire la privacy.

Grazie ai dati raccolti, si legge nella nota, “sarà infatti possibile contribuire in maniera significativa agli studi legati alla principale malattia causata dalle fibre di amianto, il mesotelioma pleurico e il carcinoma polmonare. Contribuirà inoltre a migliorare le presa a carico, i cui criteri saranno definiti da un gruppo di lavoro scientifico interdisciplinare coordinato dalla Lega polmonare”.

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