
"Ho chiesto di fare due serate d'incontro: una a Mendrisio e una a Chiasso, proprio per incontrare tutti i piccoli commercianti e fargli capire l'importanza dell'associazione di categoria. Dobbiamo come primo passo, dimenticare quello che era il passato e pensare unicamente al futuro tutti uniti". Il primo compito del nuovo presidente della Società dei commercianti del Mendrisiotto Carlo Coen, succeduto ieri sera a Tiziana Grignola, sarà quello di rimpolpare le fila dell’associazione e del comitato. Lo sguardo però va oltre il distretto.
Le realtà urbane sono diverse, ma i problemi che affliggono i piccoli commerci sono i medesimi. Per affrontare la crisi – Coen ne è convinto – bisogna lavorare di concerto a livello cantonale. "Ci vuole un progetto serio con le autorità cantonali, la Camera di commercio, la Federcommercio, tutti insieme dobbiamo sederci a un tavolo e lavorare insieme per trovare delle soluzioni condivise" ribadisce Coen ai microfoni di TeleTicino. "Questa è l'unica via".
Un grande capitolo da affrontare riguarda la vendita online e la comunicazione digitale. Non essere al passo nella stragrande maggioranza dei casi ha conseguenze definitive che si riverberano sull’immagine dei centri cittadini. A Chiasso, alle vetrine vuote, si è risposto con un bollo fluoerescente: simbolo del progetto Frequenze, lanciato 2 anni fa e pronto per essere esportato anche nel resto del Cantone.
"I risultati di Frequenze" spiega la responsabile del progetto Elisa Volonterio, "ci hanno messo nell'ottica di poterlo aprire a tutto il Cantone. È quello per cui ci stiamo adoperando adesso: ci sono diversi comuni del Luganese e anche del Mendrisiotto che inizieranno. Adesso siamo in una situazione di stanza piena d'acqua, di porta piccola - dobbiamo ingrandire la porta per partire".
Negozi abbandonati vengono rispolverati e trovano nuova vita come spazi culturali. Parte di essi in questo periodo accoglie la Biennale dell’immagine. Questa nuova visibilità serve a mostrare il potenziale delle superfici sfitte. La valenza del progetto è anche sociale. Frequenze offre infatti posti di stage a persone in assistenza per favorire un reinserimento nel mercato del lavoro. "Adesso stanno lavorando quasi 30 persone; persone che poi fanno degli stage fuori dal progetto Frequenze e che poi trovano lavoro. Alcune che hanno lavorato per Frequenze" sottolinea Volonterio, "hanno trovato lavoro".
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