
Il Consiglio comunale di Lugano ha approvato ieri sera il credito suppletorio per il centro sportivo al Maglio, ma non sono mancate le tensioni. Stando a quanto riportato dal Corriere del Ticino, dei 7,4 milioni chiesti dal Municipio, 1,2 sono stati tagliati, accogliendo l’emendamento della Commissione della gestione che non ha riconosciuto le spese supplementari avanzate da tre imprese. Il credito finale ammonta dunque a 6,2 milioni, mentre il costo complessivo dell’opera supera ormai i 51 milioni, dopo anni di aggiornamenti e imprevisti.
Malumori
Il malumore era nell’aria, come evidenziavano già i rapporti delle commissioni. La Gestione, si legge sul foglio di Muzzano, parlava di un’"impressionante crescita dei costi" e criticava la gestione del progetto; l’Edilizia, pur approvando il messaggio, chiedeva maggiore rigore nella pianificazione. In aula molti consiglieri hanno denunciato la difficoltà di dover validare sorpassi di spesa a posteriori, ricordando altri casi analoghi: dall’autosilo Riva Bianca alle scuole di Viganello fino al porto alla Foce. Il capodicastero Immobili, Raoul Ghisletta, ha spiegato che gli extra costi derivano in larga parte da problemi geologici sottovalutati, preannunciando un possibile contenzioso. Il vicesindaco Roberto Badaracco ha dal canto suo invitato a evitare "discorsi ideologici", ribadendo che grazie al progetto la città potrà contare su un nuovo parco dello sport. Respinto l’emendamento che chiedeva di eliminare i fondi destinati all’omologazione del campo principale.
