Svizzera
Credit Suisse, Ferrara: “Ci aspettiamo il taglio di molti posti di lavoro”
Redazione
un anno fa
Con l’acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS, la banca arriverebbe ad avere in totale circa 40'000 dipendenti in Svizzera. Ferarra, co-direttrice dell’associazione svizzera degli impiegati di banca. “Non tutti i posti saranno salvaguardati”.

Tagli in vista per il personale di Credit Suisse. Dopo la fusione con UBS, ufficializzata ieri dal Consiglio federale, una riduzione dell’organico pare purtroppo quasi inevitabile, come conferma ai microfoni di Ticinonews Natalia Ferrara, co-direttrice dell’associazione svizzera degli impiegati di banca. “Questa nuova grandissima banca, che viene già chiamata ‘mostro’ per quanto sarà grande, andrebbe ad avere in Svizzera circa 40'000 dipendenti, sommando UBS e Credit Suisse”, spiega Ferrara. “Sono tanti ed è chiaro che dal punto di vista di UBS l’obiettivo è far sì che questo affare funzioni. Noi ci aspettiamo quindi il taglio di molti posti di lavoro”. Gli esperti “parlano anche di 10'000 unità”. “La nostra richiesta, non solo ad UBS ma alla politica, alla BNS, alla Finma, e a tutti gli attori che sono stati così bravi a individuare garanzie per i mercati, è di trovarne anche per il personale”.

Incertezza anche tra il personale di UBS

Focalizzandoci sul Ticino, sappiamo che UBS ha oltre 500-600 posti, Credit Suisse altri 500 e purtroppo “uno più uno non fa due. Non possiamo partire dal presupposto che tutti i posti saranno salvaguardati”. Ed è questo il motivo per cui oggi “anche tra il personale di UBS c’è incertezza, tensione e in alcuni casi anche un po’ di sorpresa e frustrazione. Qualcuno potrebbe chiedersi ‘ma chi ce lo fa fare?’ perché un processo di integrazione è molto difficile e complesso”. Tutti dovranno lavorare tanto “ed è per questo che parlo di rassicurazioni: come fanno i dipendenti ad impegnarsi per un progetto non sapendo se domani, fatto tutto questo lavoro, avranno ancora un posto?”.

I tag di questo articolo