
Nonostante il chiaro “no” al progetto del nodo intermodale espresso dai cittadini di Muralto lo scorso 15 giugno, il sindaco Stefano Gilardi ha annunciato a fine estate il proseguimento di una parte di quel progetto, ovvero la costruzione dell’autosilo e di un giardino. Un annuncio che ha sorpreso la sezione locale del PLR, “poiché ripropone un frammento del disegno già bocciato alle urne. Sia chiaro – scrivono i liberali – l’autosilo a Muralto serve, ma un’opera di questa portata non può essere avviata senza una nuova analisi del traffico e senza una visione complessiva della mobilità”.
"Una scelta che genera opposizione"
Realizzare l’autosilo così com’è “significa chiudere definitivamente la porta a qualsiasi alternativa al nodo intermodale e anche compromettere l’uso dell’area a nord della stazione per i bus, condizionando le future possibilità di sviluppo”, si legge ancora. Procedere in questo modo, “con fretta e ostinazione, non solo ignora la volontà popolare, ma rischia di bloccare ogni discussione costruttiva sul tema della mobilità. È inevitabile che una scelta simile generi opposizione e nuove raccolte firme con esito già scontato”. Ancora più incomprensibile, secondo i liberali, “è il silenzio della municipale Monique Franzioli. Dopo aver guidato l’opposizione al nodo intermodale, oggi sembra accettare senza reazioni la scelta del sindaco”. Eppure, “proprio da lei ci si sarebbe aspettati un segnale forte".
"Serve il coraggio di aprire un capitolo nuovo"
Il PLR Muralto ritiene urgente fermarsi e rilanciare un’analisi progettuale indipendente, "che escluda definitivamente il progetto Botta e permetta una riflessione libera, trasparente e condivisa. Solo così sarà possibile presentare ai cittadini un piano viario credibile e sostenibile”. Il Comune “non può accontentarsi di inseguire pezzi di un progetto bocciato: deve avere il coraggio di aprire un capitolo nuovo, all’altezza delle vere sfide che ci attendono”.