Sanità
Costi della salute, limite al numero di medici in otto specialità
©Chiara Zocchetti
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Redazione
10 ore fa
Si tratta di cardiologia, gastroenterologia, otorinolaringoiatria, neurologia, oncologia, nefrologia, chirurgia e chirurgia plastica. De Rosa: "In un solo anno senza moratoria aumento del 30% di nuovi medici e operatori".

Nella lotta all’esplosione dei premi di cassa malati, il Cantone da anni sostiene di avere le armi spuntate. Nel suo raggio di competenza c’è però la possibilità di ridurre i medici nelle disciplini nelle quali l’offerta viene giudicata eccessiva. La misura fu adottata già due anni fa in fase transitoria e mise un freno a undici specializzazioni. Dal 1° luglio, il regime diventa definitivo e il blocco riguarderà otto specializzazioni. Fra queste, tre discipline (cardiologia, gastroenterologia e otorinolaringoiatria) saranno limitate ai numeri attuali; per altre cinque specializzazioni (neurologia, oncologia, nefrologia, chirurgia e chirurgia plastica) sarà invece necessario ridurre il numero di medici. In concreto, quando un professionista attivo in una di queste cinque branche cesserà la sua attività, non potrà essere sostituito. "In alcune specialità c'è un numero di medici decisamente superiore a quello nella media svizzera", osserva a Ticinonews Paolo Bianchi, direttore della Divisione della salute pubblica.

L'esperienza del passato

Rispetto alla fase transitoria, alcune discipline sono uscite dal blocco di quelle sottoposte a limitazioni. "Possiamo intuire che questa limitazione ha già dato i primi frutti", stima Raffaele De Rosa, direttore del Dss. "L'esperienza passata ci insegna però cosa voglia dire non fare nulla: per questo è importante sfruttare appieno i margini di manovra che ci vengono dati". Il riferimento è al 2012, quando fu deciso di togliere la moratoria dopo un'analoga esperienza a quella in corso. "In solo un anno senza la moratoria, abbiamo visto una crescita del 30% di nuovi operatori e nuovi medici, in prevalenza provenienti dall'Italia".

Solo dove ci sono eccessi

Il freno ai nuovi specialisti, assicura il Cantone, tocca solo le categorie dove c’è eccesso di offerta. "A livello federale si ritiene che ci possa essere una carenza in specializzazioni quali il medico di famiglia, il medico interno e il pediatra, ma anche nell'ambito della psichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza", elenca Patrizia Bottinelli Cancellara, capa dell'Ufficio di sanità. In questi settori, "la copertura è scarsa" e quindi non vengono toccati.