
“Nonostante il nostro Cantone non sia tra quelli più direttamente toccati dalla tematica, crediamo che parte delle nuove proposte di legge vadano nella direzione di un allentamento della sicurezza delle centrali, aspetto che giudichiamo negativamente” inizia così la missiva inviata recentemente dal Dipartimento del territorio a Berna, dove il Cantone prende posizione sulla revisione parziale deIl’Ordinanza federale suII’energia nucleare.
Per il DT, i nuovi criteri citati nell’Ordinanza, "introducono per la prima volta una valutazione divergente del rischio radiologico", tra i possibili incidenti naturali e quelli con cause di natura tecnica. Il Dipartimento dunque sottolinea che tale differenziazione possa diminuire la sicurezza delle centrali e "non sia affatto necessaria".
Anche la revisione dell’Ordinanza sulla metodica e le condizioni marginali per la verifica dei criteri per la messa fuori servizio temporanea di centrali nucleari va, secondo il Cantone, nella direzione di un allentamento della sicurezza in caso di incidente.
In generale, dunque il Dipartimento ritiene fondamentale "mantenere la massima considerazione dei requisiti di sicurezza delle centrali nucleari", soprattutto in una fase che vede gli impianti invecchiare.
Un’altra importante modifica introdotta tramite le nuove proposte di legge, riguarda la possibilità di realizzare ed esercitare anche al di fuori degli impianti nucleari lo stoccaggio provvisorio di scorie radioattive provenienti da questi impianti. Tali depositi diverranno importanti nel prossimo futuro per la gestione dei rifiuti prodotti durante la fase di smantellamento delle centrali svizzere.
Di principio il DT concorda nel concludere che questo tipo di stoccaggio sia possibile e che, se debitamente pianificati, realizzati e gestiti, i depositi comporteranno un rischio residuo accettabile per la popolazione e per l’ambiente. Tuttavia, per raggiungere lo scopo, è indispensabile promuovere attentamente tutte le valutazioni del caso.
In ultima battuta il Cantone chiede pertanto che, oltre ai requisiti già previsti, "i depositi di stoccaggio al di fuori di impianti nucleari vengano sottoposti all’obbligo dell’esame di impatto ambientale e che i Cantoni, per gli aspetti di propria competenza e vista la rilevanza territoriale, possano essere coinvolti nelle attività di controllo a fianco degli enti federali preposti".
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